Pagina:Sarpi - Lettere, vol.1, Barbèra, 1863.djvu/65


lettere di fra paolo sarpi. 5

prima lettera le baciassi la mano. Questo signore si ritrova inchiodato d’un piede in maniera, che in modo alcuno non può servirsene, sicchè li conviene essere immobile; con disegno di provare se la medicina delli fanghi fosse per portarli qualche giovamento; poi trasferirsi a Venezia per viver quivi, quando non possi movendosi, almeno portato. La necessità che ha di star fermo, lo fa studiare perpetuamente. Ho ricevuto molto gusto dalla sua visita: credo che parimente V. S. illustrissima e reverendissima avrà grato intendere di lui, e mi darà occasione di avere qualche ragionamento suo. Il padre Fulgenzio, che si ritrova qui per passare a Fiorenza, persevera nell’intenzione di rivedere cotesti monti, e far riverenza a V. S. illustrissima. Del padre mio G. Antonio non credo faccia bisogno dubitare, ma quando saremo al Natale io farò un rinfrescamento. Son per trattenermi in Padova qualche giorno, ed aspetto lettere di lei, alla quale con ogni umiltà bacio la mano.

Padova, li 26 luglio 1599.




III. — Ad un Anonimo prelato.1


Ill. et Rev. Mons. pad. mio colend.

Qui in Padova, già quattro giorni, ho ricevuto quella di Vostra Paternità illustrissima e reverendissima delli 24 settembre, e ieri quella delli 29 opportunamente, essendo qui monsignore da Ponte ca-


  1. Inedita. Dalla R. Bibliot. Palatina di Firenze.