Le poesie di Catullo/40
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Qual bieco stimolo, di’, t’ha cacciato,
Meschino Ravido, ch’altro non sei,
A precipizio sui giambi miei?
Qual nume infausto male invocato
5Il perverso animo così ti aízza,
Che meco a scendere ti accingi in lizza?
Ah, vuoi tu correre di bocca in bocca?
Vuoi farti celebre comunque? E sia:
Pena perpetua soffrir ti tocca,
10Se amasti, o misero, la donna mia.