Le poesie di Catullo/38
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O Cornificio, grave è il dolore
Che, affè, al tuo povero Catullo è dato:
3Cresce il suo spasimo co’ giorni e l’ore.
Ahi, con che ufficio tu, con qual detto,
E t’era facile, l’hai consolato?
6Son teco in collera. Questo è l’affetto?
Bastava un tenue carme, due versi
Di quei più flebili, che su la cetera
9Dicea Simonide di pianto aspersi.