Le odi di Orazio/Libro terzo/XX
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XX.
Non vedi, o Pirro, con qual rischio i figli
A lionessa gètula rapisci?
Disanimato cacciator fra poco
4Fuggirai l’aspro
Conflitto, allor che tra’ garzoni a schiera
Ricercando essa andrà Nearco insigne:
Gran certame, se a te la preda o meglio
8Ella a te ceda.
Or mentre tu celeri dardi esprimi,
Ed ella i denti spaventosi arrota,
Arbitro della pugna ei sotto al nudo
12Piè tien la palma;
E ricrea, dicon, l’omero cosparso
Delle odorate chiome all’aura lene,
A Nireo pari o a quei che fu all’acquoso
16Ida rapito.