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Libro terzo, Ode XX. 141


        Più di tre berne vietano.
Folleggiar piacemi. Perchè non spirano
        I berecintj flauti?
20E pendon tacite zampogne e cetere?

        Destre oziose ho in odio:
Su, rose spargimi; oda il decrepito
        Lico e la non idonea
24Sposa lo strepito pazzo, e ne invidj.

        Te di gran chioma splendido
Qual puro vespero, te agogna, o Tèlefo,
        Rode già al punto; l’anima
28Lento a me incendia l’amor di Glícera.


XX.


Non vedi, o Pirro, con qual rischio i figli
    A lionessa gètula rapisci?
    Disanimato cacciator fra poco
                4Fuggirai l’aspro