Orezzo

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Cene Gazzaniga


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OREZZO.1


«Ville sparse e biancheggianti sul pendio quasi branco di pecore pascenti» si presenta Orezzo sovrastante a Gazzaniga e Fiorano, dai quali, con un’ora di erto cammino a strada mulattiera, vi si giunge. La vista però che di là si gode compensa ad usura la fatica del salirvi. Questo comune comprende le frazioni di Bellanto, Blessa, Bergamaschi, Ca Gherfessi, Catabione, Dossello, Massi, Turresso. Sua superficie Ettari 142. Popolazione 365 ab. Ufficio postale a Gazzaniga.

Il suo territorio è tenuto a pascoli e boschi, a castagneti per la massima parte; nel resto viene coltivato a frumento e rape, che sono rinomate nei dintorni per la loro squisitezza. Evvi in questo territorio una sorgente d’acqua creduta [p. 39 modifica] medicinale, purissima e saluberrima. Sonvi pure due cave, l’una di marmo nero e l’altra d’una certa pietra marmorea a strati minuti, adoperata ad uso di pavimenti. Peccato che non vi si dia importanza alcuna.

Arte. — Ha una chiesa parrocchiale sotto l’invocazione della S.S. Trinità.

Industria e commercio. — Gli abitanti sono contadini o pastori, le donne attendono alla filatura dello stame di cui vi provvedono le fabbriche dei pannilani di Gandino o scendono al Cotonificio di Gazzaniga.

Scuole e beneficenza. — Scuole obbligatorie. — Pia istituzione Misericordia a favore de’ suoi poveri.


Note

  1. Vuolsi che tragga il nome dalla sua situazione sempre ventilata come quella che resta in fianco ed in elevazione sopra il fondo della vallata. — Orezzo significa venticello. — Leggesi infatti:
    Tal mi sentii un vento dar per mezza
    La fronte, e ben sentii mover la piuma
    Che fe’ sentir d’ambrosia l’orezza.
    (Dante. Purg., XXIV).
    Il merigge facea grato l’Orezzo
    Al duro armento ed al pastore ignudo.
    (Ariosto, XXIII, st. 101).