Il nido delle capinere
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IL NIDO DELLE CAPINERE.
In sul mattino, nelle brughiere andavo a cercare questo nido, quando dai rami un vecchio pastore vien fuori in collera e mi dice: Uomo malvagio, anima crudele, meriteresti d’esser maledetto, lo gli risposi: È per Estella, e il vecchio pastore non disse più nulla. La povera madre degli uccellini mi segue nei boschi, nei campi, grida, piange, geme, poveretta! e mi domanda i suoi piccoli. Rendili a me, diceva l’uccello, sono i miei amori. N’ero commosso! Le ho risposto: è per Estella, e la capinera non ha detto più nulla. Felici uccelli, alla mia gentile esprimete nei vostri bei canti il mio amore; una legge malvagia mi impedisce tanta felicità. Nemorino, fedele, non ama che lei, presso Raimondo è estatico, il suo cuore parla sempre d’Estella. ma la sua bocca non ci dice più nulla.
LOU NIS DE BOUSCARLO.
Adematin, dins lei bruguiero
Anàvi querre aqueste nis,
Quouro un vièi pastre, dei broutiero
Souerte tout en irò e mi dis:
Marrit fenat! amo crudèlo!
Meritarìés d’èstre mau-di!
Li ai respoundu: Es pèr Estello!
E lou vièi pastre a plus rèn di.
Deis auceloun la pauro maire
Me seguis ei boues, dins lei champ;
Crido, plouro, souino. pecaire!
E mi demando seis enfant:
Rènde-me-lèi, fasié l’aucello,
Es meis amour! N’èri candi!
Li ai respoundu: Es pèr Estello!
E la bouscarlo a plus rèn di.
Urous aucèu, à ma pouliJo
Depintas, dins vouéstei bèu cant,
Moun amour; uno lèi marrido
Mi defènde un bouenur tant grand.
Nemourin, lidèu, n’amo qu’elo,
Davans Ramoun es estadis:
Soun couer parlo toujour d’Estello,
A\ai sa bouco plus rèn nous dis.
(ld id.ì. (Armano prouvcnrou — A. 1 883))