Il milione (Pagani, 1827)/Sommario Cronologico della Vita del Polo

Sommario Cronologico della Vita del Polo

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Sommario Cronologico della Vita del Polo
Vita di Marco Polo Storia del Milione

[p. xxv modifica]DI MARCO POLO XXV SOMMARIO CRONOLOGICO DELLA VITA DEL POLO. Niccolò e Ma ilio Poli vanno in Costantinopoli . An. i25o ( Questa data leggesi nel T<ìsto Ramusiano ( t. n.p. 5.), die concorda con pressoché tutti gli altri manoscritti del Milione. Nascimento di Marco . ia5i Niccolò lasciò la moglie incinta, e allorché tornò in Venezia nel 1270. Marco era in età di di eia 11 nove a 11 ni ( Ibid. p. 11.) : a suo luogo dichiareremo essere avvenuto il ritorno del padre in detto anno. 1259 I Poli giungono in Bulgara , o Bolgari, residenza di Bercke Can. Secondo la lezione ramusiana parrebbe , che poco dopo il loro arrivo i Poli Seniori si recassero da Costantinopoli a Soldadia , c di lì anche a breve termine a Bolgari 5. ). Ma che ciò non fosse, lo dichiara l'asserzione del figlio, che vi regnava allora Bereke Can, che successe a Batu in uno dei detti due anni ( 1.11. not. 5.). Perciò più esalta è la lezione del nostro Testo, ove si legge, che i Poli, giunti a Costantinopoli, vi dimorarono un tempo', che indi si recarono a Sold.idia, e vi stettero un tempo. La loro dimora a Bolgari fu d'un anno secondo il Testo Parigino (p. 3. ) Partenza dei Poli da Bolgari. 12G1 Partironsi dalla residenza del Can i due fratclli,allorché fu rollala guerra fra esso e Ulagu, di cui dà relazione il viaggiatore nostro ( 1.1.cap. 181.) ^ che secondo esso si accese nel 1261. Quando si partirono, la guerra ardeva da sei mesi, perciò deesi correggere il Dcguignes che ne pone l'incomin- ciamento nel 1209. ( t. ip,p.S41*)» Giungono in Boccara . 1261 Ivi comandava Barac,’speditovi da Cubia! per ¡scacciarne Cudù. È erronea l'asserzione del Deguignes che questo Barac morisse nel 1260. ( i.//. not. 11.). 1 Poli partono per la corte di Cublai. 1264 Secondo il nostro Testo,i Poli si fermarono in Boccara tre anni (t.r.p.3.): cosi il Parigino ( p. 4.). Cublai fu gridato Impcradore il \. Giugno 1260. ( Histoir. des A/ong. p. 565.). Alare. Poi. T.J. 4 XXVI [p. xxvi modifica]VITA 126 5 Giungono a Che meniti da Cublai. Nel Proemio è deito, che occorse ai Poli un anno per giungervi ( L c. ) 1266 Partono dalla corte di Cublai Ambasciatori al Papa. Ciò lo dichiara quanto si dice neirannotazione seguente. 1269 Giungono a Layas, indi in Acri li 15. Aprile. Così porta la lezione ramusiaua (p. 2.), la quale stabilisce Pepoca della partenza , perchè il figlio dice , che da Keipimfu per giungere in Acri v' impiegarono tre anni, e ciò per i gran freddi, e ghiacci j e per le male vie , e per le acque defilimi, molto cresciute in molti luoghi ( ibid.). Ghe essi \J impiegassero tre anni, lo confermano il Pucciano (i. i.p. 4< H Parigino Le II.) perciò errata è la lezione del nostro, che pone due anni. Confermalo il Rie- cardiano. Audiverunt ( i Poli Senori . ) Dominum Clementem Papam quar• tum, nuper fuisse defunctum. E quel Pontefice mori in Viterbo li 23. Novembre 1268. Variano sulle date dell'arrivo i vari testi, 11 nostro non dà indicazione di auno, vaci altri ne segnano altri ( t. 1. p. 4- ) > il Parigi no lipoma l’anno 1270. 1269 Si restituiscono in Venezia . Secondo il Teslo Ramusiano, Marco aveva quando giunsero i Poli seniori in patria 19. anni ( p. 2.). 11 nostro Testo non dice gli anni di Marco i molti altri testi dicono che aveva i5. anni, loehè è erroneo per le cose superiormente avvertite. Partono da Venezia per Acri , o Tolomaide : tornano nell’ Armenia S27* Minore. Sono richiamati in Acri dal Papa . Che dimorassero due anni in Venezia, leggesi nel Ramusiano, nel nostro, nel Parigino I, e II. (p. 5o$.). Tebaldo Visconti Legato Pontificio in Terra Santa, a cui si recarono innanzi di ripassare in Armenia fu eletto Papa dal Sacro Collegio in Viterbo gii il. di Settembre 1271. 1272 Si pongono in viaggio pel Catajo. Narra il Polo, che i due religiosi, che il Papa diede a compagni ai suoi maggiori, tornarono indietro per la guerra che faceva Bibars, al re d’Armenia e che essi Poli partirono ciò nonostante. Questa guerra si accese nel I2^2.( ylbulfarag. p. Deguig. t. y. p. 148.). 1375 Giungono alla corte di Cublai a Clienieiifu, o Chan-lu» Secondo il Polo penarono tre anni e mezzo per giungervi, anche perchè [p. xxvii modifica]di marco polo xxvn Marco dovè fermarsi un anno per malattia in Badagshan, e per le difficoltà delle vie, perniali tempi, e per aver dovuto dimorare pe’ loro affari in Can- tcheu pressoché un anno ( t. n.p. 104. ), perché forse in questa ultima città doverono aspettare la licenza del Gran Can per inoltrarsi nell’Imperio. Credo che ivi inviasse il Gran Can ad incontrarli a quaranta giornate dalla sua residenza (t. n.p. 14- e not. 2 io. ) . Il nostro Testo porta che i Poii impiegarono nel viaggio tre anni, ma questa lezione, erronea viene dichiarata dal Parigino io. ) dal Parigino II.(p. 3o6), dalla lezione Ramusiana ( p. fi. ). Il signor Marsden opinò che giungessero i Poli alla Corte di Cubi li nel I27J. 0 e clie ivi riixirincsscrofin0 l'ayl-Per le cose allegate, abbiamo creduto dover differir tale arrivo all’anno indicato ( Marsden p. 26.not. Probabilmente in detto anno spedì Cublai Marco a Quinsai. An. 127:7 La città fu occupata dai Tartari nel 1276. Pare naturai congliiettura , clic subito dopo Marco fosse inviato a far là ragione dei tributi . ( Vit. del Poi. cap. 14, c i5.) 1 Poli costruiscono le macchine per l’espugnazione di Syang-Yang. Àn. 1279 Dice Marco che la città si tenne anni tre, che non si volse arrendere al Gran Can, d po che egli ebbe acquistata la provincia de’Mangi. Quinsai che ne era la Capitale essendo stata vinta nel 1276. è duopo riferire il fatto a questo anno ( t. II. p. 311. ). La resa della città accadde secondo il Padre Mailla nel I ijò. cioè innanzi l’arrivo dei Poli. Ma è da avvertire che il dotto Gesù ita, trasse la storia dei Mogolli, non dagli Annali Cinesi, ma da quelli di quelle genti , che notarono le date a quel che sembra., non con scrupolosa esattezza. Anche ilChiaris. Zurla ( t. i.p. 37.) conviene doversi differì re la data della reddizione di Syang-Yang: e tanto più manifesto è l’errore nell’ anno, che le Storie Cinesi concordano per gli altri avvenimenti col racconto del Polo, e dicono che 1’assedio durò cinque anni. Secondo il Testo Parigino anche Marco era presente alla costruzione delle macchine, a che adoperarono un Alemanno , e un Cristiano Nestoriuo ( p. 162. ) . Trovasi in Cambalu quando fu ucciso Achama . 1282 ( Vit. del Poi. cap. io, t. 11. p. 180.). Ambasciata del Polo a Carazan e a Mien . 128) La conquista dell’ultimo reame accadde nel 1282: è da supporre, che l’anno appresso vi fosse spedito Marco ( Vit. del Poi. cap. 16.). E qui intendo di correggere 1’ abbaglio preso , dietro l’autorità della lezione ramusiana nell’anticipare l’epoca della Legazione del Polo, nella dissertazione in cui nè ho rngionato ( t. ir. p. 1 48.) . Più analoga è questa epoca, a ciò che afferma il Polo, che tornato, da indi in poi, e per tutto il tempo che restò ai servigi del Gran Can, non fini d' andare in ambasciata per lui ( t. 1. p. 7.). [p. xxviii modifica]XXVUI VITA ia85 Sua legazione nel paese di Tsiampa , e sue prime navigazioni i.el Mar del 1 ’ Indie . ( t. 1. p. 106. Cod. Parig. I. p. 189. ). 1287 In questo anno, e ne’ due seguenti parmi da conghietturare, che avesse il governo della città di Yangui . Ivi risiedè per un triennio. Parmi che un tanto governo non lo avrebbe avventurato Cablili a straniero., innanzi di averne pienamente conosciuta la capacità e la fedeltà, nò vedo per le altre commissioni, e legazioni da Marco sostenute, che rimanga alno spazio di tempo vuoto per l’accennato governo. ( Vii. del Poi. cap. 18.) 1291 Nuova navigazione nel mare dell’ Indie, e suo passaggio a Giava. ( V. t. 11. p. 15o. e not. 718. Vii. del Poi. cap. 20.). Non può anticiparsi l'andata di lui, perchè all'erma che nel 1390. era alla Corte di Cublai ( Test. Parig. I. p. 1 4iforse era allora di ritorno dal suo governo. Avverte poi nel Proemio , che quando chiesero gli Ambasciatori della Persia, ch'esso gli accompagnasse, ei tornava dalle parti d’india, dove eia stato con alcuno navi ( t. 11. p. 17*)« 1292 Parte per la Persia colla Principessa Cogatin . È duopo credere , che al principio di quest'anno, 0 sullo spirare del precedente, ei si partisse per la Persia, perchè dà conto partitamente d'uno spazio di tempo non minore di tre anni e mezzo, impiegato per restituirsi dalCitajoa Venezia.Può congetturarsi, che un mese,oun meseemezzo impiegasse per recarsi daCambalùa Siven-tchcu , ove s’imbarcò. Narra che penò tre mesi da quel porto pergiungere a Sumatra , o alla Giava Minore. Che ivi si fermò cinque mesi per i mali tempi ( V. t. il. not. 34-). Ora il Mozione di libeccio, contrario alla sua navigazione,secondo il signor Marsden che abitò 1’isola lungamente , comincia a soffiare nel Maggio, e dura fino all' Ottobre. Dunque sciolse le vele da Smuatra nell'Ottobre 1292. Racconta il viaggiatore, come di lì partili navigarono diciotto mesi pel mar delle Indie per giungere a Ormus , e alla corte del re Argun ( Test. Ha/n. p.iS. Rìccard. variante alla pag. 9. t.i. Parig. /. ). Dunque doverono giungere a Tebri/. nel Marzo 0 Aprile deìl anno 129^. computando che si fermassero due mesi tra l'andare e tornare d-dl’Arbor Solo, per condurre la sposa a Casan,nel giugno doverono restituirsi in Tebriz . Ivi alFerma che si trattenne nove mesi» forse per attendere stagione proprizia alle ulteriori navigazioni e viaggi; il Polo adunque dovè ripartire di quella capitale del reame di Persia verso l'Aprile I Ì9J. ( Ved. t. Li. not. 34* ) [p. xxix modifica]DI MARCO POLO XXIX Si restituisce in Venezia. i ay5 I più autorevoli Testi del Milione fermano il ritorno dei Poli in detto unno, che potè accadere nell’estate ( Test. Hamus. Test, della Crusca. Parig.ì. il Pucciano, il Riccardiano v.t.i.p. io.). La cronologia da noi stabilita vien mirabilmente confermata da altre cose dal viaggiatore affermate. Secondo alcuni testi i più autorevoli,ci fu ai servigi del Gran Cari diciassette anni (Parig.ì.p.I 2 Magliab. li. lìiccard. t. i. p. 7.) Ma secondo la lezione Ramusiana egli stette ve ut ¡sei anni suo familiare ( />•! 6. not. 20. ) . Ora i due computi sono esattissimi, quando si interpretri, che diciassette anni passo ai servigi del GranCan, e ventisei nè impiegò tie’suoi viaggi .periodo nel quale sempre potè reputarsi come ai servigi del Gran Can. Questa asserzione vien confermata dal Parigino II. ove si lfgge : Marcus stetit in Curia Magni Kan deccm septeni annis ( p. 5oy. ) ^ e in fondo al Prologo ( ibid. p. 3io.)leggcsi - flit enìm praedictus Dominus Marcu? in partibus Oricntalibus 3 computato per eum universo tempore , vigiliti sex annis. Marco afferma che seppe in Persia la morte di Cublai ,che avvenne nel suo palazzo di Tai-tu,o di Pt kino nel Febbrajo 1 294 ( Hi st. des Mongol. p. 61 3. Humus p. •o.), che non potè, per la distanza, giuu- gerc in Persia che dopo molli mesi . Prigionìa di Marco. 1393 II Ramusio afferma che alcuni mesi dopo il ritorno di Marro fu dat3 la battaglia di Curzola, in virtù della quale, perduta la libertà fu menato nelle prigioni di Genova. Ma quanto erronea sia l’asserzione del Ramusio si dichiarò nella vita del Polo ( Cap. -i\. e not. ) . Dettò il Milione. Ciò afferma Fra Pipino nel suo Prologo ( t. u.p. 4. Parig. f.p. 2.). E confermato detto anno della dettatura del Milione, anche dal Testo che pub- bUchiamo (f. 1. p. 64. not. d.J. Recupera la libertà. , w La pace fu stipulata fra' Viniziani e Genovesi li 24. Maggio del 1299 ( Vii. del Polo cap. 27. e noi.). Niccolò muore. o - 13 \G ( Alber. Gcnealog. delle famiglie Veneziane di Marco Barbaro). W.sj quest anno è da conghietturare accaduta la sua morie. i323 ( Vii. Cap. 24. ). [p. xxx modifica]XXX VITA. ALBERI GENEALOGICI Delle Famiglie Veneziane di Marco Barbaro . Estrailo di quello relativo ai Poli. /VviJo eli raccorre per quanto erami dato, tutte le notizie relative alla vita di Marco Polo, feci trascrivere nell’Ambrosiana di Milano, ciò che disse di esso nella sua Cronoca Jacopo d'Aqui; e (juanto d’interessante conteneva relativamente all’argomento lo pubblicai nella Storia del Milione ( cap. xxn. not.). Vergendo poi nella Biblioteca Italiana dello Zeno ( t. li. p. 186.) fatta menzione,che negli Alberi Genealogici delle famiglie Veneziane di Ma reo Barbaro, facevasi menzione anche di Casa Polo, mi rivolsi al Chiar. Ab. Morelli per averne copia , supponendo ciie l’opera dei Barbaro si conservasse nella Marciana Veneta, di cui esso era il maritissimo custode. Da esso seppi, che lo Zeno ne fece cambio, in libri, e stampe col Foscarini, che quell’opera cita nella sua Storia della Letteratura Veneziana (p. i-80. ), il quale la possedè fino alla sua morte . Che i suoi eredi la cederono con altri suoi manoscritti alla Corte di Vienna , e che così passò nella celebre Biblioteca Palatina di quella città . Per farne estrarre,ciò che conteneva di relativo al mio argomento mi rivolsi airesperimentata cortesia del defunto mio pregievole amico, e di lettere greche e latine Maestro, il Conte Angelo d’Elci(i), che gentilmente me ne estrasse copia, che credo non sarà disgradevole che io faccia di pubblico diritto . E qui da avvertire, che da questo Albero resulta che ebbe Marco Polo descendenza maschile, che non accennò il Ramusio nella sua prefazione al Milione, mentre ei non rammenta di sua de- scendenza che tre figlie, i cui nomi sono pure in quest’Albero registrati. Ma Marco Barbaro avverte, che fu compilato 1’ Albero con l'assistenza (i) E qui mi si offre occasione di ren ler giusto tributo di lode alla memoria dell’ amico , che fu certamente uno de’ più valenti scrittori, di cui in versi latini , e toscani possa vantarsi la repubblica letteraria . Le sue Satire sono uno de’primi monumenti dell’ ingegno italiano nel nostro secolo , e gli Epigrammi , che presto vedranno la pubblica luce,faranno fede che il Conte d’Elci è vicino in essi di merito a Marziale , come lo è nelle satire a Giovenale . Ei non pago d’illustr r la patria co’ suoi scritti, donò ad essa con liberalità pili che privata t la sua preziosissima , e quasi unica collezione delle edizioni principi del quattrocento , la quale mercè le cure di Ferdinando III. di sempre cara e gloriosa ricordanza , sarà allogala in magnifica stanza a bellaposta edificata , ed accrescerà lo splendore dilla cuiebie Biblioteca JVIcdiceo-Laurenziana. [p. xxxi modifica]DI .MARCO POLO XXXI di Giovan Batista Ramusio nel i566. li poi da osservare che la sua prefazione diretta a Girolamo Fracastoro dettò il Ramusio nel i553. come apparisce dalla data , perciò il suo silenzio in quella, nulla toglie d’autorità all’Albero che pubblichiamo, perché si ravvisa che dopo quella stampa, ebbe luogo di avere più esatte informazioni della famiglia del viaggiatore. L’arme dei Poli, che è colorita nelle Genealogie del Barbaro, era un campo rosso, con sbarra d’oro, sul quale erano dipinte tre Pole a becco aperto,in atto di gracchiare, uccelli che Piche, o Cecche noi chiamiamo . Arme di Casa Polo copiata da quella data da Marco Barbaro. Ciò che Ieggesi nel manoscritto del Barbaro è del tenore che segue. « Maflìo, e Nicolo Polo fratelli nel i 200. partironodi Costantinopoli, h dove negotiavano nelle mercantie , e andarono nella Tartaria, et il « Gran Cane li mandò al Papa per suoi ambasciatori, e veneno anco a « Venetia , et da poi alquanti mesi ritornarono ad esso gran Cane, e con h loro condussero Marco figlio del detto Nicolò, et poi essi tre ritornarono « a Venetia nel 1295. Et in queiranno esso Marco fu eletto nel Gran C011- « siglio, il quale era neHarmala,quando a Curzola la fu rotta da'Genovesi « et preso Andrea Dandolo Cap.Generale nel 1290.onde et lui fu condut- « to prigione à Genova. Esso nel 1295. scrisse un libro de suoi viaggi, nel « quale scrisse dell’Armenia Maggiore,de la Persia, de la Tartaria, de la » India, e d’altre provincie, ilquale nel r54y e sta posto in stampa in- « sieme con altri viaggi de’paesi lontanissimi . Di orechia in orechia è « pervenuto alle mie, che quando gionsero a casa sua li detti fratelli, et « nepote avevano vestimenti vilissimi et vergognosi; onde la moglie ad « un povero che li venne alla porta donò uno di essi vestimenti, tutto «. stiacciato, ripezzato, e sporco. Il di seguente dimandò alla moglie il su ' XXXII [p. xxxii modifica]VITA DI MARCO POLO « drappo,per riponere le gingie,che in quello cosite erano, in loco confi veniente, la quale li disse haverlo dato ad un povero, che non cogno- « sceva, et lui per ritrovarle usò questa arte, andò sul punte di Rialto; « et voltava una ruota senza effetto alcuno , fingendosi mato , et a tutti « coloro che lo circondavano per vedere questo suo humore , et li ad- (c dimandavano perchè ciò faceva , respondea: el vegnirà se Dio vorrà, « et dapoi doi, ovvero tre giorni , cognobbe il suo vestimento ad uno « ch’era venuto a vedere la sua matezza, et lo hebbe, onde fu riputato « savio, de le qual giogie , ne la con tra di S. Zuanne Crisostomo fece « fabbricare uno palazzo assai bello, segondo quel tempo , et loro dal « volgo erano detti da Chà Million, perché la fama era, ch’avevano gioii gie per valuta di uno million de’ Ducati , il quale cognome è rimaso « ad esso palazzo fino al presente, che è i5G(3. Fatta questa descendentla con scrittura, conia cüüigentia di Zuanne Batt. Ramusio Secretario del Cons. de X. ANDRE\ DA S. FELICE Maffio I r 316. NICOLO’ Morì Marco Marco fu deli XL elessi Doge Marin Falier nel i etZuanc Gradenigo nel i3 1297. MARCO* i3o5. I Steffano Maffio Zaniit NICOLO' 1424. M \FFIO,MicnELETTo^Morata,Fantina, Nicolò, MARIA,Piero, Donado, Marco, Franceschi, Maffio, Mai t 356. 1356. Moglie di j I Cristina Trevisan I i3c)i. Die. 4» Marco: costui fu l’ultimo qual morì utl 141B. essendo Castellali di Verona. ZACCARIA I DOMENEGO K. Proc. I MARC’ ANTONIO Dose Niccolò Polo fu fatto del Cori nel i38i. a di [\. Settembre con dirò nel seguente Libro.

  • Quanto all 1 nta relativa a Marco, che

dei XL, che eless ro Doge Maria Falier e Giovanni Gradenigo è malag< vole lo stabili e se fu Marco figlio di Zanin, 0 Marco figlio di Nù colò. Un Marco Polo come Elettore dei due Dogi, numera nella nota,che ne dà nelle sue Cronache Andrea Dandolo j.>. 4^5, e 4^6.

    • Gli anni 1297,6 i3o5. che vengono segno

accanto a qu sto Marco, che t1 il nostro J Iagg> tore , può con"hietturarsi che si riferiscano qualche avvenimento della sua vita, che volc'i notarsi nell'Albero.