Come Clodia salvò il fratello

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XVII XIX
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COME CLODIA SALVÒ IL FRATELLO


C
lodio allora si vide perduto. Ruggiva come il malvagio leone: ma Clodia pose al fratello la mano su la fronte ardente, gli fermò il pugnale e disse: «Aspetta». Voleva significare che la vendetta è come le sorbe:

deve maturare.

Prese quante aveva gioie e monili. «No, non basta!» e andò da Crasso.

Costui era il re dei plutocrati con la differenza dai moderni plutocrati che, essendo romano, nel suo cuore confluivano due forze, come due torrenti, la fame dell’oro e la fame della gloria guerriera.

Il grande, l’onnipotente Crasso militava blandamente nelle file della democrazia, e aveva a suo tempo sostenuto l’elezione di Catilina.

E qui è veramente sorprendente il genio di Plutarco quando osserva «come interessi che sembrano opposti alle anime semplici: interessi della plutocrazia e interessi della demagogia coincidano mirabilmente».

Crasso accolse Clodia col suo patriarcale [p. 136 modifica] sorriso. Lei gli sedette davanti su uno sgabelletto e gli accarezzò le ginocchia come fece Venere quando andò a trovar Giove. Crasso ascoltò attentamente Clodia.

— Occorrerà molto oro — disse Crasso pensoso.

— Lo credo bene: è gente di buon appetito; ma sarà risparmiato a Roma molto sangue. Voi sapete bene chi è mio fratello.

— E l’interesse del capitale? — domandò Crasso.

— Per l’interesse del vostro capitale, — disse Clodia, — vi faremo avere il comando della spedizione contro i Parti. Dall’Asia potrete passare in Etiopia dove sono le miniere d’oro della regina Ophir. E tutte queste noie per la Bona Dea! Ci credete voi, Crasso, ai misteri della Bona Dea? Ma che domande! Voi credete nel dio Oro.

— Cara amica, — rispose sorridendo Crasso, — nei miei viaggi in Oriente, ho potuto osservare che i popoli ubbidiscono ai più strani idoli. Il dio Oro è un idolo dei più efficaci, ma siate certa che non è facile onorarlo! Vostro fratello e gli altri decoctores ne sanno qualche cosa, o amabile Clodia. Del resto credete pure che o Oro, o Orus, o Astarte, o Anubi, o Bona Dea, esisteranno sempre i misteri per il popolo. [p. 137 modifica]Si venne in Senato alle votazioni, se Clodio era colpevole si o no. Si sentiva nell’aria spirare: no!

— Signori senatori, signori cavalieri, — diceva Catone —, state attenti a quello che fate assolvendo Clodio. Il primo colpo sarà di abbattere tutte le cose divine e umane, il secondo colpo sarà contro i vostri sudati risparmi! Guai se non si tronca il male dalle radici! Dopo Catilina, ecco Clodio, e dopo Clodio chi verrà?

E Clodio andò assolto con grande maggioranza di voti fra grande applauso di popolo.

Lo sapevano tutti che i voti erano stati comperati, ma Clodio trionfava, ed era più prepotente che mai!