Il Tesoro (Latini)/Libro II/Capitolo XLII

Capitolo XLII. Del corso del sole per li dodici segni

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XLII. Del corso del sole per li dodici segni
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Capitolo XLII.


Del corso del sole per li dodici segni


Voi potete intendere che ’l Sole, ch’è il più bello e il più degno degli altri, è ordinato ad essere1 in mezzo delli pianeti, che gli van2 tre di sopra da lui, e tre di sotto. E’ va ciascun dì poco meno d’un grado, perchè li gradi del cerchio sono tra tutti insieme trecentosessanta, come il conto divisò qui dietro. E’ va per tutti li dodici segni in trecentosessantacinque3 dì e sei ore: e ciò è un anno. E per le sei ore che sono in ciascun anno, nel corso del sole oltra alli dì4 interi, si avviene che di quattro in quattro anni fanno un dì intero, che è ventiquattro ore. Ed allora ha quell’anno trecentosessantasei dì, che noi [p. 346 modifica]appelliamo bisesto. E quello dì si è messo nel mese di febbraio, cinque dì all’uscita; ed allora febbraio ha ventinove dì. E per ciò conviene dimorare nel calendario due5 dì in una lettera. Ed è lo F, che è la quinta lettera all’uscita di febbraio. E quando il Sole ha fatti sette bisesti nel suo corso, in tal maniera che ciascuno delli sette dì della settimana sia istato in bisesto; allora ha il Sole tutto suo corso compiuto interamente, e ritorna al suo primo punto, e per6 le prime vie. E perciò è detto che egli compie il suo corso in ventotto anni; chè allora ha fatto sette bisesti.

E sappiate che ’l primo dì del secolo, entrò il Sole nello primo segno, cioè in ariete. E ciò fu quattordici dì all’uscita di marzo7; ed altresì fa egli ancora. E quando egli ha quel segno passato, egli entra nell’altro, e poi nell’altro8, tanto che compie un anno: chè a lui conviene in ogni segnale dimorare un mese, cioè trenta dì, e sedici ore, [p. 347 modifica]o9 poco più. Ma per ciò che egli si è grave alle comune genti a sapere quel poco ch’è oltre li trenta dì, fu ordinato per li savi antichi, che una parte di mesi ne avesse trenta dì, e un’altra parte n’avesse trent’uno; tutto che febbraio non abbia che ventotto, quando non è bisesto. E ciò fu fatto per lo dispezzamento10 de’ dì salvare.

Note

  1. Il t siet el milieu des planetes.
  2. Il t car il en a. Corretto tre di sotto, e tre di sopra in tre di sotto ecc. col t e col buon senso.
  3. Aggiunto col t trecentosessanta, come il conto divisò qui dietro. E’ va per tutti li dodici segni in. Il t li degrè dou cercle sont CCC.LX selene ce que li contes a dit cà arrières, et il met à aler par tous les XII signes CCC.LXV jors etc.
  4. Il t outre les CCCLXV jors.
  5. Corretto undici, in due, col t demorer II jors.
  6. Aggiunto e col t à son premier point, et par ses premiers voies.
  7. Il t XIII jors, ma lascio quattordici, perchè è conforme a quanto insegnò il maestro nel Capitolo VI del Libro I.
  8. Aggiunto e poi nell’altro, col t il s’entre en l’autre et puis en l’autre.
  9. Aggiunto e sedici ore, col t XXX jors et XVI hores.
  10. Corretto dispensamento delle stampe, in dispezzamento, col t despecemens, e col ms. Ambrosiano. Corretto dal Sorio.