Il Padre, il Figlio, e l'increato Amore
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Giuseppe Ercolani
II
Il Padre, il Figlio, e l’increato Amore
Le grazie tutte, ed ogni bel desìo
Posero in Lei, che fè sull’angue rio
L’alta vendetta dell’antico errore.
5L’opra è sì bella, che nel suo splendore
Tutto si perde il debol guardo mio;
Nè in Ciel, nè in Terra immaginar poss’io
Cosa più degna d’immortale onore.
Percosso il verbo da sue luci vaghe,
10In guisa si rallegra, e tal diviene
Che par, ch’interamente ivi si appaghe,
E quante volte a rimirarla viene,
Ecco, dice rivolto alle sue piaghe,
Tutto il compenso de le vostre pene.