Gli assempri/D'un uomo devoto de la Vergine Maria el quale ebbe ben vinti ferite et essendo sotterrato non potè morire

D'un uomo devoto de la Vergine Maria el quale ebbe ben vinti ferite et essendo sotterrato non potè morire

../D'un mal'uomo che morì disperato, el quale essendo sepolto in chiesa venivano i diavoli e menavano grandissima tempesta ../D'una buona donna che fece dire le messe di Santo Gregorio a un prete negligente e che non le diceva ordenatamente come doveva IncludiIntestazione 4 luglio 2023 75% Da definire

D'un uomo devoto de la Vergine Maria el quale ebbe ben vinti ferite et essendo sotterrato non potè morire
D'un mal'uomo che morì disperato, el quale essendo sepolto in chiesa venivano i diavoli e menavano grandissima tempesta D'una buona donna che fece dire le messe di Santo Gregorio a un prete negligente e che non le diceva ordenatamente come doveva

[p. 120 modifica]D’un uomo devoto de la Vergine Maria el quale ebbe ben vinti ferite et essendo sotterrato non potè morire.

CAP. 35.°


In un Castello di maremma de’ Conti di Santa Fiore el quale si chiama Scanzano, fuoromo quattro uomini che dovevano tradire la terra. Sicchè ’l Conte Francesco1 gli fece pigliare e con buona compagnia gli mandò a farli impiccare per la gola. E menandoli per la via uno di questi prigioni si misse a fuggire. E fuggendo, coloro gli corsaro dietro e gionserlo e co’ le lance tutto ’l bucararono e dettorgli molte ferite; E parendo lo’ che fusse [p. 121 modifica]morto, fecero ritto ine una fossa e sotterrarlo e poi andaro a ’npiccare gli altri tre. E tornando viddero la terra ch’era sopra a la fossa di quello ch’eglino avevano sotterrato che si mutava a modo che fusse stata lolla. E maravigliandosi salsero sopra a la fossa co’ piei, ma assai potevano pestare che la terra non sodava più che se fusse stata lolla. Alla perfine volsero vedere quel corpo che eglino avevano sotterrato e che novità questa fusse. Et avendolo scavato, viddero ch’era vivo e dimandandolo disse che la Vergine Maria el voleva campare e che non voleva ch’egli morisse. Allora el dimandaro perchè cagione la Vergine Maria el voleva campare. Unde egli disse che per la grande devozione ch’egli aveva avuto ne la Vergine Maria longo tempo era stato che mai el sabato per sua reverenzia non aveva mangiato nessuna cosa, e che quan d’egli lo’ fuggì de le mani devotamente si raccomandò a lei sicchè però credeva ch’ella el volesse campare. Allora dissero coloro: per certo se la Vergine Maria ti vuol campare non saremo noi coloro che t’uccidano. E cosi el rimenaro a Scanzano. Allora el Conte Francesco vedendo tanto miracolo, per reverenzia de la Vergine Maria el fece medicare e curare et in pochi di fu guarito perfettamente che [p. 122 modifica]aveva avuto ben vinti ferite. El sopra detto assempro udii da un venerabile frate el quale era molto caro amico del Conte Francesco, et udillo dalla sua propria bocca, et era uomo di buona conscienzia e dignissimo di fede.


Note

  1. Non mi costa chi fosse questo Francesco de’ Conti Aldobrandeschi di Santa Fiore. Costui che apparisce poco meno che sincrono allo scrittore, potrebbe forse essere lo sconosciuto padre di Guido ultimo dei Conti di questo ramo Aldobrandesco, che maritò la sua primogenita Cecilia a Buoso di Muzio Sforza-Attendolo; per il qual maritaggio essa trasferì nella famiglia del marito, i beni e il titolo degli estinti Conti. Se fosse vero di questo Francesco, Fr. Filippo avrebbe saldato una rottura genealogica. Delle brighe di questi Conti coi Senesi ne son piene le storie.