Faust/Parte terza/Paralipomeni/Un'altra parte del Brocken
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Traduzione dal tedesco di Giovita Scalvini, Giuseppe Gazzino (1835-1857)
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UN’ALTRA PARTE DEL BROCKEN.
Regione Inferiore.
fantasmagoria di una decollazione.
Folla: molti s’arrampicano sopra un albero. Propositi e rumori fra il popolo. Un sole che scolla. Lo spettro ignudo, colle mani legate dietro le spalle.
Ove di sangue uman l’onda s’ingrossa,
Il tepido esalar che fuor si spande
Fa che della magia cresca la possa.
Quindi per lor novelle opre ammirande
E per novi prodigi
Si allenano consorti e neri e bigi.
Se mai di sangue la ferisca un motto,
Nostra razza a dirotto,
Amica all’assassin, vien che si spinga.
Foco e sangue la piazza allaghi e cinga!
Sangue la fiamma ingoi; l’un l’altra appella.
Ammicca la donzella,
E l’ebbro i colmi ciotoloni insacca! —
Buon segno è questo; avrem del sangue a macca!
Cupide occhiate e tracannar dan l’esca;
Poco a poco la tresca
Arde, infiamma i cervelli,
I coltelli — sguainansi di tratto,
S’immergono le lame, ed ecco fatto!
Non cola sanguemai sol d’una vena,
Ma tosto in larga piena
Sprizza di qua, di là da’ petti fuore
Il sanguinoso umore,
Che va di piano in pian, di balza in balza;
Ed un torrente altro torrente incalza.
(La testa è mozza; il sangue sgorga e spegne il fuoco. Notte. Schiamazzi. Cicalio di gozzuti. Fausto nota ogni cosa.)
Fausto, Mefistofele. A schermirci dalla faliggine delle streghe, facciamo vela verso il mezzodi. Ma ti prevengo che avrai a trovarti colà fra’ curati e gli scorpioni.
Soave brezzolina, spira a noi dinanzi, vieni a batterci in viso, tu che ne ricreasti sugli ameni sentieri di giovinezza!