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526 fausto.


UN’ALTRA PARTE DEL BROCKEN.


Regione Inferiore.


fantasmagoria di una decollazione.

Folla: molti s’arrampicano sopra un albero. Propositi e rumori fra il popolo. Un sole che scolla. Lo spettro ignudo, colle mani legate dietro le spalle.

     Ove di sangue uman l’onda s’ingrossa,
  Il tepido esalar che fuor si spande
  Fa che della magia cresca la possa.
  Quindi per lor novelle opre ammirande
  E per novi prodigi
  Si allenano consorti e neri e bigi.
  Se mai di sangue la ferisca un motto,
  Nostra razza a dirotto,
  Amica all’assassin, vien che si spinga.
  Foco e sangue la piazza allaghi e cinga!
  Sangue la fiamma ingoi; l’un l’altra appella.
  Ammicca la donzella,
  E l’ebbro i colmi ciotoloni insacca! —
  Buon segno è questo; avrem del sangue a macca!
  Cupide occhiate e tracannar dan l’esca;
  Poco a poco la tresca
  Arde, infiamma i cervelli,
  I coltelli — sguainansi di tratto,
  S’immergono le lame, ed ecco fatto!
  Non cola sanguemai sol d’una vena,
  Ma tosto in larga piena
  Sprizza di qua, di là da’ petti fuore
  Il sanguinoso umore,