Faust/Parte terza/Paralipomeni/Sala delle assemblee
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Traduzione dal tedesco di Giovita Scalvini, Giuseppe Gazzino (1835-1857)
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SALA DELLE ASSEMBLEE.
Conferenza.
Studenti, dalla parte interna. Lasciateci uscire! non abbiam gustato pur briciolo. Chi parla, smentica il mangiare ed il bere; chi dee star lì ad ascoltare, finisce col venir meno d’inedia.
Studenti dalla parte esterna. Lasciateci entrare: noi abbiamo sganasciato come va; la comunità ne diè un buon pasto. Lasciateci entrare, chè vogliam qui fare il chilo: il vino ci manca, e qua v’è spirito in buondato.
Lo Studente viaggiatore. Chi parla d’uscire? chi d’entrare? Ehi! non tanto chiasso! Perchè affollarsi così in sul limitare? Chi è fuori faccia largo, e lasci passare chi è dentro; occuperete poi quanti siete il salone, una volta sgombro.
Studenti. Quel cotale m’ha l’aria di un vagabondo. Egli mugghia come un loro, ma a fin di conto non so dargli torto.
Mefistofele. Chi è che parla di dubbio? ch’io l’oda! Quando vuolsi dubitare, nulla s’insegna; quando vuolsi insegnare, e’ convien concedere par qualche cosa.
Mefistofele. Gióvati a buon conto di codesto aforismo, il più assennato infra tutti: Nella universalità delle cose niun secreto evvi per te, ma nelle frazioni un notabile se ne cela.