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paralipomeni | 519 |
Fausto — chiude la seduta, e congeda gli astanti.
Coro. Maggiorità e minorità degli ascoltatori.
Wagner. — Sua inquietudine. Un pensiero lo travaglia. Certo sarieno gli Spiriti in grado di rivelare ciò che l’uomo s’immagina di non dire che a sė medesimo.
SALA DELLE ASSEMBLEE.
Conferenza.
Studenti, dalla parte interna. Lasciateci uscire! non abbiam gustato pur briciolo. Chi parla, smentica il mangiare ed il bere; chi dee star lì ad ascoltare, finisce col venir meno d’inedia.
Studenti dalla parte esterna. Lasciateci entrare: noi abbiamo sganasciato come va; la comunità ne diè un buon pasto. Lasciateci entrare, chè vogliam qui fare il chilo: il vino ci manca, e qua v’è spirito in buondato.
Lo Studente viaggiatore. Chi parla d’uscire? chi d’entrare? Ehi! non tanto chiasso! Perchè affollarsi così in sul limitare? Chi è fuori faccia largo, e lasci passare chi è dentro; occuperete poi quanti siete il salone, una volta sgombro.
Studenti. Quel cotale m’ha l’aria di un vagabondo. Egli mugghia come un loro, ma a fin di conto non so dargli torto.
Mefistofele. Chi è che parla di dubbio? ch’io