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520 | fausto. |
l’oda! Quando vuolsi dubitare, nulla s’insegna; quando vuolsi insegnare, e’ convien concedere par qualche cosa.
Mefistofele. Gióvati a buon conto di codesto aforismo, il più assennato infra tutti: Nella universalità delle cose niun secreto evvi per te, ma nelle frazioni un notabile se ne cela.
UNA STRADA.
Mefistofele. Il giovine padrone non è poi, a dir vero, così facile a lasciarsi guidare; ma l’aio, che la sa lunga, si tien sempre sulla pèsta della salvaggina. Per conto mio, non me ne brigo più che tanto; ma si lasciolo andare ove gli torna, pur ch’io riesca a scapricciarmi a mio modo. Grido assai e schiamazzo, e faccia egli come gli pare. Se nasce poi ch’egli n’abbia fatta alcuna un po’ troppo madornale, mi fo innanzi colla mia prudenza, e ne lo cavo prendendolo a’ capegli. Ma nell’atto che si ripara al male, apresi un altro campo a novelle follie.
NOTTE DI VALBURGA.
Montagne dell’Harz.
Fausto. Quanto più m’inoltro da tramontana, più mi sprofondo nella fuliggine e nelle streghe.