Diario del principe Agostino Chigi Albani/Anno 1852

Anno 1852

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1852

GENNAIO


Giovedì 8. — Questa mattina a S. Luigi de’ Francesi si è cantato un solenne Te Deum per la proclamazione della nuova forma di quel Governo.

Lunedì 26. — Un editto della Segreteria di Stato [p. 121 modifica]pubblicato oggi annunzia che i Boni emessi dalla Comune di Bologna nel 1849, e che non avevano sin qui corso coattivo in quella provincia, vanno ad essere concambiatì con altrettanti Boni pontifici, aventi corso coattivo in tutto lo Stato. Essi ascendono circa alla somma di scudi 3 1 5000.

Mercoledi 28. — Parte degli Uffici della Posta, cioè la Segreteria, è stata in questi giorni trasportata dal locale, ove era stata sin qui a Piazza Colonna, all’altro ora destinatole al Palazzo Madama.


FEBBRAIO


Martedì 10. — Sono state arrestate varie persone ieri sera, in atto di sparare dei così detti botti o petardi, in memoria dell’anniversario della proclamazione della Repubblica Romana nel 1849. Fra gli arrestati si nomina un figlio del fu D. Sigismondo Ruspoli.

Mercoledì 11. — Per riparare al deficit delle entrate dello Stato per il corrente anno 1852, con Editto della Segreteria di Stato, pubblicato oggi, vengono ordinate le seguenti imposte: 1.° Un bimestre della Dativa reale, da ripartirsi nei 6 bimestri dell’anno; 2° Un riparto di 250 mila scudi da sodisfarsi dalle Comuni in Giugno e in Dicembre; 3.° Un aumento di dazi sul Sale e in tutti i generi coloniali.

Venerdì 20. — Ieri furono arrestate varie persone, che si dicono gravemente indiziate di aver voluto tentare ieri stesso qualche movimento rivoluzionario; e si aggiunge che sia stato rinvenuto presso dì loro un deposito delle note granate di vetro incendiarie, come pure delle carte sediziose1.


MARZO


Martedì 23. — Ieri giunse inaspettatamente a Civitavecchia il Principe di Canino e sbarcò sotto la protezione della forza francese, malgrado l’opposizione delle autorità pontificie. [p. 122 modifica]Dubitandosi che abbia intenzione di venire a Roma, sono stati impostati dei carabinieri per arrestarlo; e si dice che il Papa abbia dichiarato che qualora la forza militare francese ne impedisse l’arresto, o lo sottraesse al medesimo, egli si allontanerebbe immediatamente da Roma2.

Mercoledì 24. — Tutta la famiglia del Principe di Canino è partita chi dice per Porta del Popolo, chi per Porta S. Giovanni. — La famiglia del Principe di Canino pare sia andata a Perugia.


APRILE


Venerdì 2. — Una Notificazione del Direttore Generale di Polizia annuncia che, a fine di ottenere tutta l’esattezza nella formazione del Ruolo Statistico, il 15 corrente le Presidenze regionarie intraprenderanno una visita generale di tutte le abitazioni comprese nel loro Rione per procurarsi tutte le notizie che nella sudetta Notificazione vengono dettagliate.

Domenica 11. Pasqua — Pare fuori di dubbio che tre o quattro giorni sono il Principe di Canino sia ripartito da Civitavecchia, imbarcandosi sopra un vapore francese per la Corsica.

Sabato 29. — Oggi è stato pubblicato un Motuproprio pontificio sulla ripristinazione delle Università delle Arti e Mestieri abolite sin dal principio del Pontificato di Pio VII3.


GIUGNO


Mercoledì 2. — Alle 5 pomeridiane dal Generale Gemeau sulla piazza, di S. Pietro si sono consegnate a tutti i corpi della Divisione francese le nuove bandiere coll’Aquila in cima dell’asta, ed in tale occasione ha anche distribuito un certo numero di decorazioni pontificie a militari francesi. — Questa [p. 123 modifica]sera al Casino in piazza Colonna4 si è fatto ricevimento con invito e col suono delle bande nella piazza.

Venerdì 4. — Da qualche giorno serpeggiano delle sorde voci, che il Papa, avendo ricevute delle rimostranze ed accuse contro la gestione del Ministero delle Finanze, le abbia rimesse a tre Cardinali incaricandoli di verificare gli addebiti.

Sabato 5. — Questa sera al Valle un tal Pisenti ha dato un trattenimento di alcuni giuochi e forze, oltre un saggio di ventriloquia, ed un altro della così detta doppia vista in persona d’una giovane, in virtù del Magnetismo.

Venerdì 11. — Alle bandiere della truppa pontificia è stata aggiunta l’imagine dell’Arcangelo S. Michele.

Venerdì 25. — Corre qualche voce che un tal Baldassari (già impiegato nella stamperia camerale), autore della rimostranza presentata al Papa, contro l’amministrazione delle Finanze, sia stato arrestato. Quello che per certo si è che giorni sono fu soggetto ad una perquisizione in casa, diretta a rinvenire le copie, che si credevano esistere presso di lui, della rimostranza sudetta, stampata (non può essere a meno) furtivamente.


AGOSTO


Sabato 7. — Questa sera il maestro Raimondi, Romano, ma stabilito a Palermo, all’Argentina ha fatto eseguire una sua opera di nuovo genere, consistente in tre Oratori di soggetto sacro eseguiti prima uno dopo l’altro separatamente e poi tutti insieme simultaneamente. L’Accademia di S. Cecilia ha fornito tanto i cantanti quanto i sonatori. Il teatro è stato pienissimo tanto in platea che nei palchi e l’introito a benefizio dei professori di musica bisognosi; il biglietto di 5 paoli.

Domenica 15. — Questa sera ricorrendo la festa di S. Napoleone, il Casino militare francese è stato tutto illuminato. Nella Chiesa di S. Luigi de’ Francesi si è cantata solenne Messa e Te Deum, e vi è stato scoperto un monumento in [p. 124 modifica]memoria di tutti i militari francesi, morti nell’assedio di Roma nel 1849.


SETTEMBRE


Giovedì 2. — Fin da ieri l’altro è partito per la Francia, in congedo, il Generale Gemeau. Il comando della Divisione è stato interinalmente assunto dal Generale di Brigata Vaillant. — In questi giorni sono seguiti degli arresti, e si citano fra gli arrestati un Chiassi stampatore a Monte Citorio, varii fra i suoi giovani e anche fra quelli della Stamperia camerale, un certo Mugnoz ed altri. Si dice che all’arresto abbia dato motivo un progetto (che il Mugnoz andava spargendo anche nei paesi vicini) apparentemente di associazione per un mutuo soccorso agli operai indigenti, ma che si sospetta nascondesse altre intenzioni di natura politica e rivoluzionaria.

Lunedì 6. — In seguito di varie aggressioni seguite sulla strada di Civitavecchia (e fra l’altro quello di una Diligenza) è stata spedita nei giorni scorsi della truppa francese a Bracciano per impedire la delazione delle armi e contemporaneamente dalla Polizia nostra è stata proibita la caccia nei territori delle provincie di Viterbo e Civitavecchia e per tutti gli stradali che ad essi mettono capo.


NOVEMBRE


Martedì 23. — Avendo oggi la truppa francese in Roma votato sull’adozione del Senatus consulto, che deferisce la dignità imperiale ereditaria al Presidente Bonaparte; secondo la voce comune ottomila voti e qualche centinaio sono stati pel si e qualche cosa più di trecento per il no.


DICEMBRE


Mercoledì 8. — Questa mattina a S. Luigi de’ Francesi si è cantato un gran Te Deum per solennizzare la proclamazione dell’Impero. Circa il Mezzogiorno tutta la truppa francese di ogni arma è venuta a porsi in linea per il Corso dalla piazza dei Gaetani sino a Piazza Venezia. Il Generale Gemeau accompagnato da tutto lo Stato Maggiore a cavallo e [p. 125 modifica]dall’Ambasciatore con tutti gli addetti all’Ambasciata, parimenti a cavallo, ha percorso tutta la linea, e quindi è venuto a collocarsi con tutto il seguito in mezzo a Piazza Colonna, ove, dopo aver egli fatta una allocuzione a tutta l’ufficialità riunita in circolo, ha veduto sfilare tutta la truppa, la quale, di mano in mano che passava innanzi a lui, faceva sentire degli evviva all’Imperatore. Contemporaneamente a Castel S. Angelo l’artiglieria francese ha fatto una salva di 101 colpi. Questa sera è stato illuminato tutto il palazzo già della Posta in piazza Colonna; che faceva assai buon effetto. Anche gli stabilimenti francesi, le Caserme, come pure le abitazioni dì tutto il parentado Bonaparte, hanno fatto illuminazione.

Lunedì 13. — Mons. Matteucci è stato nominato Direttore Generale di Polizia.

Lunedì 20. — In questi giorni si è riaperta la Chiesa di S. Girolamo degli Schiavoni (tutta restaurata ed ornata di pitture piuttosto magnifiche) con un solenne triduo in onore dei Santo titolare.

Venerdì 31. — Le Monache di S. Silvestro in Capite, avendo finalmente ottenuto la restituzione di una parte del loro Monastero (occupato intieramente sin qui dal Militare francese) nel quale alcune di loro da qualche giorno son tornate ad abitare, hanno anche riaperto la loro Chiesa, che da lungo tempo era chiusa.


Note

  1. Anche nel Roncalli, libr. cit. pag. 253-254- ai ricorda questo stesso famoso movimento rivoluzoinario, ma esso dovette essere, senza meno, qualcuno dei soliti molini a vento, creati dalla fervida fantasia di qualche benemerito poliziotto.
  2. Il Principe di Canino era stato uno degli attori principali della spenta Repubblica Romana, ed è naturale quindi che il solo suo arrivo turbasse in tal modo gl’inquieti sonni del Governo dei preti.
  3. Ved. - Giornale dì Roma - 4 Ottobre 1851 e Moroni - libr. cit. vol. 74 - pag. 1 e sg.
  4. I militari francesi avevano stabilito un Casino per il loro trattenimento nelle camere già occupate dagli uffici della Posta.