Deuteronomio (Diodati 1821)/capitolo 33

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capitolo 32 capitolo 34

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Mosè benedice le dodici tribù.

33
  OR quest’è la benedizione con la quale Mosè, uomo di Dio, benedisse i figliuoli d’Israele, avanti la sua morte1.

2  Disse adunque: Il Signore venne di Sinai, e apparve loro di Seir; egli risplendè dal monte di Paran, e venne dalle decine delle migliaia de’ santi2, avendo dalla sua destra il fuoco della Legge, per darla loro.

3  Benchè tu ami i popoli, tutti i santi di esso son nella tua mano; ed essi stanno fra i tuoi piedi, affin di ricevere delle tue parole.

4  Mosè ci ha data la Legge3 che è una eredità alla raunanza di Giacobbe.

5  Ed egli è stato Re4 in Iesurun, quando si raunavano i Capi del popolo, insieme con le tribù d’Israele.

6  Viva RUBEN, e non muoia; ma sieno i suoi uomini pochi.

7  e quest’è la benedizion di GIUDA: Mosè adunque disse: Ascolta, o Signore, la voce di Giuda, e riconducilo al suo popolo; bastingli le sue mani, e siigli in aiuto, per liberarlo da’ suoi nemici.

8  Poi disse di LEVI: I tuoi Tummim [p. 187 modifica]e Urim sieno al tuo uomo pietoso, Il qual tu provasti in Massa, e col quale tu contendesti alle acque di Meriba;

9  Il quale dice di suo padre e di sua madre: Io non l’ho veduto; e il quale non ha riconosciuti i suoi fratelli, e non ha conosciuti i suoi figliuoli5; perciocchè essi hanno osservate le tue parole, e guardato il tuo patto.

10  Essi insegneranno le tue ordinazioni a Giacobbe, e la tua Legge ad Israele6; essi presenteranno il profumo alle tue nari, e i sacrificii da ardere interamente, sopra il tuo Altare.

11  O Signore, benedici il suo esercito, E gradisci l’opera delle sue mani; trafiggi le reni a coloro che si solleveranno contro a lui, e a coloro che l’odieranno, sì che non possano risorgere.

12  Di BENIAMINO disse: L’amato del Signore abiti in sicurtà con lui; Egli del continuo gli farà riparo, Ed esso abiterà fra le sue spalle.

13  Poi disse di GIUSEPPE: Il suo paese sia benedetto dal Signore, Delle delizie del cielo, della rugiada, e dell’abisso che giace a basso7.

14  E delle delizie che il sole fa produrre, E parimente delle delizie che le lune fanno nascere,

15  E del meglio de’ monti antichi, e delle cose preziose de’ colli eterni.

16  E delle delizie della terra, e di tutto ciò ch’ella contiene, e del favor di colui che stava nel pruno; venga quello sopra il capo di Giuseppe, e sopra la sommità del capo di colui ch’è stato messo da parte d’infra i suoi fratelli.

17  Egli ha una bravura, come il primogenito di un toro; e le sue corna son come corna di liocorno; con quello egli cozzerà i popoli tutti quanti, fino alle stremità della terra. E queste son le decine delle migliaia d’Efraim, e queste son le migliaia di Manasse.

18  Poi disse di ZABULON: Rallegrati, Zabulon, nella tua uscita; e tu, ISSACAR, ne’ tuoi tabernacoli.

19  Essi chiameranno i popoli al Monte, e quivi sacrificheranno sacrificii di giustizia; perciocchè suggeranno la dovizia del mare, e i tesori nascosti della rena.

20  Poi disse di GAD: Benedetto sia colui che allarga Gad; egli se ne sta come un fiero leone, e lacera braccio e testa.

21  Egli l’ha provveduto delle primizie del paese, eerciocchè ivi era riposta la parte del Legislatore; ed egli è venuto co’ capi del popolo8; egli ha eseguita la giustizia del Signore, e i suoi giudicii, con Israele.

22  Poi disse di DAN: Dan è come un leoncello che salta di Basan.

23  Poi disse di NEFTALI: Neftali è sazio di benevolenza, e ripieno della benedizione del Signore; tu avrai possessione dall’Occidente, e dal Mezzodì.

24  Poi disse di ASER: Aser sarà benedetto in figliuoli; egli sarà l’aggradevole fra i suoi fratelli, e tufferà il suo piè nell’olio.

25  I tuoi calzari saranno ferro e rame; e la tua forza durerà quanto i tuoi giorni.

26  O Iesurun, ei non v’è niuno pari a Dio9, ch’è portato, come sopra un carro, sopra i cieli in tuo aiuto, e nella sua altezza sopra le nuvole10;

27  Che son l’abitacolo dell’eterno Dio, e di sotto son le braccia eterne. Egli ha scacciato d’innanzi a te il nemico; e ha detto: Distruggi.

28  Laonde Israele abiterà da parte in sicurtà; l’occhio di Giacobbe sarà verso un paese di frumento e di mosto; i suoi cieli eziandio stilleranno la rugiada.

29  Beato te, Israele. Quale è il popolo pari a te, Salvato dal Signore, ch’è lo scudo della tua salvezza, e la spada della tua altezza11! Laonde i tuoi nemici s’infingeranno inverso te, e tu calcherai i loro alti luoghi.