Salmi (Diodati 1821)/capitolo 104
Questo testo è completo. |
◄ | capitolo 103 | capitolo 105 | ► |
SALMO 104.
La gloria di Dio manifestata nella creazione e nella conservazione di tutte le cose.
1 BENEDICI, anima mia, il Signore; o Signore Iddio mio, tu sei sommamente grande; tu sei vestito di gloria e di magnificenza.
2 Egli si ammanta di luce come di una vesta; egli tende il cielo come una cortina.
3 Egli fa i palchi delle sue sale nelle acque; egli pone le nuvole per suo carro: Egli passeggia sopra le ale del vento.
4 Egli fa i venti suoi Angeli, e il fuoco divampante suoi ministri1.
5 Egli ha fondata la terra sulle sue basi; giammai in perpetuo non sarà smossa.
6 Tu l’avevi già coperta dell’abisso, come d’una vesta; le acque si erano fermate sopra i monti2.
7 Esse fuggirono per lo tuo sgridare; si affrettarono per la voce del tuo tuono3;
8 Erano salite sopra i monti; ma discesero nelle valli, al luogo che tu hai loro costituito.
9 Tu hai loro posto un termine, il qual non trapasseranno; e non torneranno a coprir la terra4.
10 Egli è quel che manda le fonti per le valli, onde esse corrono fra i monti;
11 Abbeverano tutte le bestie della campagna; gli asini salvatichi spengono la lor sete con esse.
12 Presso a quelle si riparano gli uccelli del cielo; fanno sentir di mezzo alle frondi le lor voci.
13 Egli adacqua i monti dalle sue stanze sovrane; la terra è saziata del frutto delle sue opere5.
14 Egli fa germogliar l’erba per le bestie; e l’erbaggio per lo servigio dell’uomo, facendo uscire della terra il pane6.
15 Egli rallegra il cuor dell’uomo col vino, egli fa risplender la faccia coll’olio7, e sostenta il cuor dell’uomo col pane.
16 Gli alberi del Signore ne son saziati; i cedri del Libano ch’egli ha piantati;
17 Dove gli uccelli si annidano; gli abeti, che son la stanza della cicogna.
18 Gli alti monti sono per li cavriuoli; le rocce sono il ricetto de’ conigli.
19 Egli ha fatta la luna per le stagioni; il sole conosce il suo occaso8.
20 Tu mandi le tenebre, ed egli si fa notte9, nella quale tutte le fiere delle selve vanno attorno.
21 I leoncelli rugghiano dietro alla preda, e per chiedere a Dio il lor pasto.
22 Ma, tosto ch’è levato il sole, si raccolgono, e giacciono ne’ lor ricetti.
23 Allora l’uomo esce alla sua opera, ed al suo lavoro, infino alla sera10 .
24 Quanto grandi sono, o Signore, le tue opere! Tu le hai tutte fatte con sapienza; la terra è piena de’ tuoi beni.
25 Ecco, il mar grande ed ampio: Quivi son rettili senza numero, animali piccoli e grandi.
26 Quivi nuotano le navi, e il Leviatan che tu hai formato per ischerzare in esso.
27 Tutti gli animali sperano in te, che tu dii loro il lor cibo al suo tempo.
28 Se tu lo dài loro, lo ricolgono; se tu apri la tua mano, son saziati di beni.
29 Se tu nascondi la tua faccia, sono smarriti; se tu ritiri il fiato loro, trapassano, e ritornano nella lor polvere.
30 Se tu rimandi il tuo spirito son creati11; e tu rinnuovi la faccia della terra.
31 Sia la gloria del Signore in eterno; rallegrisi il Signore nelle sue opere12;
32 Il quale se riguarda verso la terra, ella trema; se tocca i monti, essi fumano.
33 Io canterò al Signore, mentre viverò; io salmeggerò all’Iddio mio, tanto che io durerò.
34 Il mio ragionamento gli sarà piacevole, io mi rallegrerò nel Signore.
35 Vengano meno i peccatori d’in su la terra, e gli empi non sieno più. Anima mia, benedici il Signore. Alleluia.
Note
- ↑ 2 Re 2. 11; 6. 17. Eb. l. 7.
- ↑ Gen. 7. 19.
- ↑ Gen. 8. 1, ecc.
- ↑ Gen. 9. 11, 15.
- ↑ Sal. 65. 9, 10.
- ↑ Gen. 1. 29, 30.
- ↑ Sal. 23. 5.
- ↑ Gen. 1. 14.
- ↑ Is. 45. 7.
- ↑ Gen. 3. 19.
- ↑ Ezecch. 37. 9.
- ↑ Gen. 1. 31.