Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse/Discorso Quarto/Capitolo II

Capitolo II

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CAPITOLO II


Cautele politiche.


Tra le varie cautele da ordinarsi per le strade ferrate, quelle politiche meritano fra noi una speciale avvertenza, perchè possono essere argomento di serie difficoltà tra Stato e Stato, e causa di molto perditempo nel corso de’ convogli.

Non mancano tuttavia, a parer nostro, i mezzi di superare codeste difficoltà, onde scemare notevolmente il perditempo.

Cotesti mezzi che proponiamo, sono, fra gli altri, per esempio, i seguenti: 1.° Far accompagnare dal confine il convoglio (senza obbligarlo a fermarvisi per la necessaria verificazione dei ricapiti di polizia richiesti) dal numero occorrente di guardie od agenti di polizia, incaricati d’invigilare perchè nessun viandante estero, collocato, se vuolsi, in separate carrozze, arrivato alla propria destinazione, possa sottrarsi all’obbligo impostogli di dare all’ufficio di polizia aperto in ogni cala d’arrivo e di partenza (stazione) que’ riscontri che si desiderassero sul conto di lui: 2.° Rendere i conduttori ed agenti dell’amministrazione della strada responsali del nessuno sbarco di persone estere prima che, siansi al detto ufficio di polizia presentate; la qual cosa può [p. 403 modifica]cilmente ordinarsi, mediante reciproca rimessione e istituzione obbligatoria di così detti scontrini, permutanti il passaporto ordinario e regolare ritenuto al confine, e portato dai detti conduttori ad ogni ufficio politico cui abbia dichiarato scendere il forestiere:

3.° Assegnare ne’ convogli ai regnicoli vetture separate dai forestieri, acciò quelli, solitamente i più numerosi, a nessuna indagine sottoposti, possano senz’altra formalità scendere ed andare pe’ fatti loro ad ogni stazione sì d’ultimo arrivo, che intermedia, mentre questi, quando vogliansi sottoporre ad alcuna indagine, possano venirvi assoggettati:

4.° Impedire che lungo la via ed alle stazioni intermedie si lascino da viandanti lettere non consegnate all’ufficio postale, cui è riservato il dritto di mandarle a destinazione mediante la fissata tassa, rendendo anche responsali di tal frode i conduttori1 [p. 404 modifica] 5.° Per meglio aver azione su costoro, come sui varii altri agenti inferiori del servizio della strada ferrata, riservarne all’amministrazione di polizia la nomina, od almeno l’approvazione, attribuendole la’ facoltà di richiederne la rimozione, quando risultino trasgressori de’ doveri ad essi imposti in fatto di cautele politiche. In tal guisa, potendo avere agenti sicuri e fidati, l’amministrazione suddetta avrebbe mezzo di esser a tempo avvertita di tutto quanto potrebbe interessare l’ordine pubblico e la sicurezza privata:

6.° Quando ne fosse anche il caso, per veramente necessaria vigilanza, non per molesta inquisizione, la quale non crederemo mai essere nel ben inteso interesse d’alcun governo di praticare, collocare agenti segreti fidatissimi, i quali destramente indaghino quanto sarebbe spediente conoscere a maggiore tutela della privata e pubblica sicurezza.

Nel porgere codesta avvertenza, coll’espressa speciale preallegata protesta, che a solo fine di paterna e prudente vigilanza, largamente praticata, da noi si consiglia un siffatto spediente, non mai collo scopo di suggerire, ripetesi, la menoma molesta inquisizione, d’altronde sempre più dannosa, che utile, atteso che indispone l’animo dei sudditi ed allontana i forestieri dallo Stato, dove sarebbe praticata: noi dichiariamo non intendere di tutte indicare le discipline che possono ordinarsi in fatto dipolitica vigilanza; ma solo accennarne alcune, le quali, occorrendone la vera necessità, potrebbero giovare, all’uopo. Del resto applaudiremo sempre a che sian fatte anche per esse, credendolo opportuno, le maggiori facilità, poiché l’animo nostro più è a fiducia che a sospetti inclinato.

Quando poi invece, per speciali contingenze si reputassero opportune maggiori cautele, noi ci dispenseremo dal suggerirle; lasciando che le rispettive amministrazioni politiche pensino ad ordinarle come reputano più spediente. E ci ristringeremo a notare soltanto come convenga almeno, che siano ordinate in modo, che si consumi il minor tempo possibile nelle prescritte formalità; — che niuna fra esse inutile venga fissata; — che i regnicoli, i quali altrimenti possono invigilarsi, non vi siano [p. 405 modifica]sottoposti, per quant’è possibile; — che anche gli esteri non lo siano in modo superfluo; nè mai contr'essi pratichinsi vessazioni, e si permettano atti brutali per parte degli agenti inferiori. Perocché, in difetto, mancherebbe senza dubbio alla Penisola il concorso de' viaggiatori, che vedemmo altrove essere il suo principale frutto, e ciò con danno economico grave assai, e, dicasi pur francamente, anche con danno morale pel malcontento derivante da tali soverchie cautele.

Codeste cautele, del resto, si dovrebbero in ogni parte della Penisola ordinare conformi; previi i necessari concerti fra i diversi governi italiani, le varie amministrazioni politiche dei quali meglio e più facilmente eserciterebbero così la vigilanza rispettivamente ad esse affidata, e colle reciproche corrispondenze od indicazioni più sollecitamente ed in modo più opportuno conseguirebbero il proprio assunto.

Terminando queste avvertenze sulle cautele politiche, stimiamo inutile aggiungere altri particolari sur esse, e specialmente ogni ulteriore discorso sulla facilità che le nuove strade ferrate offrono, quando ne occorre il bisogno, di portar prontamente efficaci mezzi di repressione là dove fosse minacciata la pubblica quiete, conducendovi coi nuovi veicoli armi ed armati in numero sufficiente con ben maggiore velocità, tal cosa essendo di per sè stessa troppo evidente.

Note

  1. Non abbiamo credulo dover parlare delle regole postali sulle vie ferrate in un modo speciale ed apposito.
          Diremo qui― soltanto di volo:
         1.° Che le dette vie giovano in sommo grado alla facilità e prontezza delle corrispondenze, viepiù crescenti pei frequenti e celeri trasporti d’esse eseguiti dagli incessanti convogli:
         2.° Che cotali trasporti riescono quasi di nessun costo, dacché appena aumentano la spesa dell’esercizio della strada; onde deriva potersi notevolmente ridurre le tariffe postali, e tolto così gni incentivo alla frode, s’accresce la rendita di esse all’atto medesimo della riduzione loro:
         3.° Che le vie ferrate, oltre all’accrescer le relazioni personali, aumentano altresì quelle scritte con immenso vantaggio delle affezioni famigliari, delle transazioni commerciali, e della civiltà in somma:
         4.° Che quando trattasi d’una lunga linea, la quale percorra luoghi assai popolati, aventi attive corrispondenze tra loro, si può, come si pratica appunto nella Gran Brettagna, destinare un’apposita ampia vettura pell’ufficiale delle poste incaricato di seguire il convoglio; questo, ricevendo e rimettendo ad ogni stazione le lettere che ne partono o vi son dirette, può, durante il corso del viaggio, farne la minuta separazione, collocandole nel rispettivo casellario, sicché le lettere medesime arrivano in istato di distribuzione, con gran risparmio di tempo, e con gran comodo del pubblico, che ha così maggior campo a rispondere.