Dripetrua, figliuola di Mitridate

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Giovanni Boccaccio - De mulieribus claris (1361)
Traduzione dal latino di Donato Albanzani (1397)
Dripetrua, figliuola di Mitridate
LXXII LXXIV
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CAPITOLO LXXIII.

Dripetrua, figliuola di Mitridate.

Dripetrua abbiamo letto che fu reina di Laodicea, e figliuola del gran Mitridate, la quale benchè fusse da commendarla per la fè che siamo tenuti a’ nostri padri; più assai, a mio parere, la fece degna di lode la natura madre per alcuna inaudita opera; perchè se [p. 322 modifica]noi dobbiamo dar fè agli libri degli antichi, ella, nata con due ordini di denti, fu ammirabile mostro a tutta Asia al suo tempo, la quale benchè non ricevesse alcuno impedimento di mangiare da sì inusitata quantità di denti, nondimeno non fu senza maravigliosa bruttezza, la quale, come già io ho contato, con laudabile fè ella fece tacita; perchè essendo vinto Mitridate suo padre dal gran Pompeo, non rifiutando alcune fatiche ne’ pericoli, sempre lo seguì mostrando con si fedele servigio, che il suo difetto si dovea imputare alla natura e non al padre.

Note