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dripetrua, capitolo lxxiii. | 321 |
tanto dobbiamo stimare quella virtuosa. Un’altra donna avrebbe gridato e fatto l’adunanza de’ parenti, delle vicine, e di tutte le conoscenti donne, e avrebbe ripieno quelle di molte parole, e avrebbe caricato di lamentanze senza numero, dicendo, sè abbandonata, sè dispregiata, e sè essere vedova vivendo quello, e esser posta drieto a una fanciulla serva e di vil sorte, e puttanella, e avrebbe cacciato subito, anzi avrebbe venduto a incanto la serva; e avrebbe pubblicamente stimolato per lo marito con lagrime e con lamentanze; e non avrebbe curato, purchè ella avesse ricoverate le sue ragioni col gridare, s’ella avesse macchiato la gloriosa fama del marito.
CAPITOLO LXXIII.
Dripetrua, figliuola di Mitridate.
Dripetrua abbiamo letto che fu reina di Laodicea, e figliuola del gran Mitridate, la quale benchè fusse da commendarla per la fè che siamo tenuti a’ nostri padri; più assai, a mio parere, la fece degna di lode la natura madre per alcuna inaudita opera; perchè se