Corano/Capitolo XVII

Capitolo XVII

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XVII
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CAPITOLO XVII.

il viaggio notturno.1

Dato a Medina. 111 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Lodi a colui che ha trasportato, nella notte, il suo servo dal tempio sacro (della Mecca) a quello lontano (di Gerusalemme), di cui abbiamo benedetto il circuito per fargli vedere i nostri miracoli. Dio sente, e vede tutto.

2.  Abbiamo dato a Mosè il Libro (della Legge), e ne abbiam fatto una guida per i figli d’Israele. Non prendete (abbiamo detto) altro protettore che Dio.

3.  O posteri di quelli che abbiamo salvato nell’area di Noè! Egli era un servo riconoscente.

4.  Dichiarammo a’ figli d’Israele nel Libro: Commetterete due volte delle iniquità sulla terra, e v’insuperbirete d’un orgoglio smisurato2.

5.  Quando l’adempimento della prima predizione seguì, mandammo contro voi i nostri servi, uomini di una violenza terribile3; penetrarono fino nell’interno del tempio, e la predizione fu eseguita.

6.  Si permise in seguito che prendeste la rivalsa sovr’essi, ed abbiamo accresciute le vostre ricchezze, ed i vostri figli; abbiamo fatto di voi un popolo numeroso.

7.  (Abbiamo detto): Se farete il bene, lo farete per voi; se farete il male, lo farete a voi stessi. Allorchè il tempo della seconda promessa arrivò, (mandammo de’ nemici) per affliggervi, per entrare nel tempio come vi penetrarono la prima volta, e per demolire tutto4.

8.  Forse Dio avrà pietà di voi; ma se tornerete ai vostri peccati noi ancora [p. 137 modifica] torneremo a punirvi. Abbiamo destinato l’inferno per essere il carcere degl’infedeli.

9.  In verità, questo Corano dirige verso il cammino più retto; annunzia la felicità ai credenti

10.  Che fanno le buone opere. Avranno una ricompensa magnifica.

11.  Abbiamo preparato un supplizio terribile a quei che non credono alla vita futura.

12.  L’uomo supplica per ottenere ciò che è cattivo, come per ottenere ciò che è buono. L’uomo è pronto di sua natura.

13.  Abbiamo fatto della notte e del giorno due segni della nostra potenza. Cancellammo5 il segno della notte, e si rese visibile quello del giorno, affinchè cercaste di ottenere i benefizi della generosità di Dio, affinchè conosceste il numero degli anni, ed il loro conto. Abbiamo introdotta la distinzione perfetta tra ogni cosa.

14.  Abbiamo attaccato al collo d’ogn’uomo il suo augello6. Il giorno della resurrezione gli mostreremo un libro che troverà aperto.

15.  Leggi nel tuo libro, gli diremo; basta che tu faccia oggi il tuo conto da te medesimo.

16.  Chi segue la via retta, la segue per se; chi si smarrisce, si smarrisce a suo proprio danno. Ogni anima carica d’un peso non porterà quello dell’altra. Noi non abbiamo punito alcun popolo prima di aver fatto sorgere un apostolo nel suo seno.

17.  Quando si volle distruggere una città, inviammo dapprima i nostri ordini ai cittadini più ricchi; ma si mostrarono colpevoli. Il decreto fu pronunziato, e l’abbiamo annientata.

18.  Dopo Noè, quante nazioni abbiamo esterminate! Basta che il tuo Signore veda, e conosca i peccati de’ suoi servi.

19.  A chi ha desiderato i beni di questo mondo, che passerà prontamente, gli abbiamo accordato prontamente ciò che abbiamo creduto; quindi gli abbiam preparato l’inferno; ivi sarà divorato dal fuoco, ricoperto di vergogna, e privato di qualunque risorsa.

20.  Colui che desidera la vita futura, che fa sforzi per ottenerla, e che inoltre è vero credente, vedrà i suoi sforzi graditi da Dio.

21.  Accorderemo in copia a tutti le nostre grazie. Le grazie del Signore non saranno negate ad alcuno.

22.  Vedi come abbiamo inalzati gli uni sopra gli altri (coi beni di questo mondo). Ma la vita futura ha gradi più alti, e superiorità anche più grandi.

23.  Non porre altri Dii a fianco di Dio, poichè sarai coperto di vergogna, e d’avvilimento.

24.  Dio ha ordinato di non adorare che lui, di osservare una buona condotta verso il padre, e la madre, sia che l’uno di essi sia divenuto vecchio, o che lo siano ambidue, e che convivano con voi. Guardati di mostrar loro del disprezzo7 e di far loro dei rimproveri. Parla loro con rispetto.

25.  Sii umile verso di loro, e pieno di affezione8, e volgi a Dio questa preghiera: Signore abbi pietà di loro, mi hanno educato fino dalla infanzia.

26.  Dio conosce meglio di chiunque il fondo del vostro cuore; sa se siete giusti. [p. 138 modifica]

27.  È indulgente per quei che ritornano a lui.

28.  Rendi ai tuoi prossimi parenti9 ciò che è loro dovuto, non che al povero, ed al viaggiatore, e non essere prodigo.

29.  I prodighi sono fratelli di Satana. Satana è stato ingrato verso il suo Signore.

30.  Se ti allontani (da coloro che han bisogno senza soccorrerli) pregando il tuo Signore per ottenere dei favori che tu speri, parla loro almeno con dolcezza.

31.  Non ti legar la mano al collo, e non l’aprir neppure tutta10, per non essere biasimato, o per non divenir povero.

32.  Dio ora spande a larga mano i suoi doni a chi vuole, ed ora li misura. È istrutto del vero stato de’ suoi servi, e vede tutto.

33.  Non uccidete i vostri figli temendo la povertà; noi penseremo a nutrire, ed essi, e voi. Gli omicidi che commettete sono un peccato atroce.

34.  Evitate l’adulterio, che è una turpitudine, ed una cattiva strada.

35.  Non uccidete l’uomo poichè Dio ve l’ha proibito, meno che per una giusta causa11; per colui che venisse ucciso ingiustamente, abbiamo dato al suo popolo una facoltà12, ma che non passi i limiti13; egli è assistito14, poichè è già assistito (dalla legge).

36.  Non mettete le mani sopra i beni degli orfani, a meno che non sia con intenzione lodevole (di farli accrescere) finchè non siano arrivati all’età stabilita. Adempite i vostr’impegni, poichè vi se ne chiederà conto.

37.  Quando misurate, riempite la misura. Pesate con una bilancia giusta. Ciò val meglio, ed è più conveniente.

38.  Non seguire ciò che tu non conosci15. Ti si domanderà conto dell’udito, della vista, e del cuore. Si chiederà conto di tutto.

39.  Non camminare con orgoglio sulla terra; tu non potresti nè dividerla in due, nè eguagliare l’altezza delle montagne.

40.  Tutto ciò è cattivo, ed abbominevole dinanzi a Dio.

41.  Ecco ciò che Dio t’ha rivelato della saviezza. Non collocare altri Dii a fianco di Dio, poichè saresti precipitato all’inferno e coperto di biasimo, e d’avvilimento.

42.  Dio vi ha egli scelti per suoi figli, e gli angeli sono forse le sue figlie? Proferireste una parola atroce.

43.  Abbiamo sparsi in questo Corano (degl’insegnamenti) affinchè gli uomini vi riflettano; ma non serve che ad allontanarvi maggiormente. [p. 139 modifica]

44.  Di’ loro: Se vi fossero altri Dii al lato di Dio, siccome voi dite, questi vorrebbero certamente superare quello che sta sul trono.

45.  Gloria a Dio! egli sta al disopra di questa bestemmia di un’altezza immensa.

46.  I sette cieli, e tutto ciò che racchiudono, come pure la terra, celebrano le sue lodi. Non vi è cosa che non celebri le sue lodi, ma voi non comprendete il loro canto. Dio è umano ed indulgente.

47.  Quando leggi il Corano, noi tiriamo un velo fra te, e quelli che non credono alla vita futura.

48.  Abbiamo ricoperti i lor cuori di veli, affinchè non comprendano. Abbiamo rese ottuse le loro orecchia.

49.  Quando pronunzi nel Corano il nome del Dio unico, essi rivolgono le spalle, e s’allontanano con svogliatezza.

50.  Sappiamo meglio di tutti con quale scopo gl’infedeli t’ascoltano, quando vengono ad ascoltarti, quando si parlano all’orecchio, quando si dicono l’un l’altro: Questi che voi seguite, è un uomo che fa stregonerie.

51.  Ecco a chi ti rassomigliano: ma sono smarriti, e non potranno ritrovare la strada.

52.  Dicono: Quando saremo divenuti ossa e cenere, potremo noi risorgere sotto una nuova forma?

53.  Di’ loro: Sì, quando anche foste di pietra, di ferro, o di tutt’altra cosa che vi sembra impossibile. Risponderanno: E chi ci farà tornare in vita? Di’: Colui che vi ha creati la prima volta. Allora scuoteranno la testa, e ti domanderanno E quando ciò accaderà? Di’: Può essere che il momento non sia lontano.

54.  Un giorno Dio vi chiamerà (dal vostro sepolcro); voi gli risponderete lodandolo; vi sembrerà d’esservi rimasti pochissimo tempo.

55.  Di’ a miei servi di non parlare che con dolcezza, poichè Satana potrebbe seminar la discordia fra loro. Satana è il nemico dichiarato dell’uomo.

56.  Il vostro Signore vi conosce; se vorrà, vi farà provare la sua misericordia; se vorrà, vi punirà. Noi t’abbiamo mandato (o Maometto) per essere il loro protettore.

57.  Il tuo Signore sa meglio di tutti ciò che è nei cieli, e sulla terra. Abbiamo inalzato i profeti gli uni sugli altri, ed abbiamo dato i Salmi a Davidde.

58.  Di’: Chiamate in ajuto quei che immaginate per divinità fuori di lui, e vedrete che non possono mandare un male, nè toglierlo.

59.  Quei che invocate desiderano ardentemente giungere a Dio e fanno a gara a chi potrà essergli più vicino; attendono la sua misericordia e temono il suo gastigo, poichè il gastigo del Signore è terribile.

60.  Distruggeremo, o puniremo severamente tutte le città della terra prima del giorno della resurrezione. È un decreto scritto nel Libro (eterno).

61.  Chi ci avrebbe impedito di mandarti colla facoltà di fare miracoli, se i popoli passati non avessero già trattato di menzogne i precedenti? Facemmo vedere ai Temudêi la femmina del camelo ben chiaramente (era un avvertimento); e non ostante la maltrattarono. Non mandammo profeti a far miracoli per intimorire.

62.  Rammentati che t’abbiam detto: Dio circonda gli uomini da tutte le parti. Non t’abbiamo accordata la visione che hai avuta, non t’abbiamo fatto vedere quell’albero maledetto nel Corano, che per dare agli uomini un soggetto di discordia16. Noi li intimoriamo, ma ciò non farà che accrescere la loro gran ribellione. [p. 140 modifica]

63.  Dicemmo agli angeli: Prostratevi dinanzi ad Adamo. Ed essi si prostrarono tutti, fuori che Eblis. Mi prostrerò, disse, innanzi a colui che tu crei dal fango?

64.  Che te ne pare? Se mi dai tempo fino al giorno della resurrezione, esterminerò, tranne pochi, la posterità di colui che tu hai inalzato al disopra di me.

65.  Allontanati. Tu, e gli uomini che ti seguiranno, avrete tutti l’inferno per ricompensa; ampia ricompensa!

66.  Attira colla tua voce coloro che ti riescirà; precipitati sovr’essi coi tuoi soldati a piedi, e a cavallo17; associati alle loro ricchezze, ai loro figli, e fa loro delle promesse. (Satana non fa promesse che per acciecar gli uomini).

67.  Ma tu non avrai alcun potere su i miei servi. Basterà loro d’avere Dio per protettore.

68.  È il vostro Signore che fa scorrere per voi le navi su i mari, affinchè cerchiate i doni della sua generosità. Egli è misericordioso per voi.

69.  Quando una disgrazia vi prenda in mare, quei che invocate vi abbandonano. Dio solo vi resta. Ma tostochè vi ha salvatí, e posti sulla terra ferma, vi allontanate da lui. In verità, l’uomo è ingrato.

70.  Siete voi sicuri che non vi farå ingojare da qualche parte della terra che s’aprirà sotto i vostri piedi, o che non manderà contro di voi un turbine che vi seppellirà sotto l’arena senza che possiate trovare allora un protettore?

71 Siete voi sicuri che non vi ricondurrà un’altra volta in mare, e che non vi manderà un vento violento, che non vi sommergerà in premio della vostra incredulità? Allora non troverete un protettore.

72.  Accordammo onori ai figli d’Adamo. Li portammo sulla terra, e sopra i mari; demmo loro per cibarsi alimenti deliziosi, ed una grande superiorità sopra tanti esseri da noi creati.

73.  Un giorno faremo venire i popoli preceduti dai loro capi. Si darà a ciascun nomo il suo libro18 nella maño dritta; ognuno lo leggerà, e niuno sarà leso d’un sol capello.

74.  Chi è cieco in questo mondo lo sarà egualmente nell’altro, e si troverà nel sentiere del più fatale smarrimento.

75.  Per poco gl’infedeli non ti hanno allontanato colle lor tentazioni da ciò che ti abbiamo rivelato, e non t’hanno indotto ad attribuirci altre rivelazioni. Allora ti avrebbero considerato come loro amico.

76.  Se non ti avessimo consolidato nella nostra fede, (avresti ceduto) poichè inclinavi già un poco verso di loro.

77.  Allora ti avremmo fatto soffrire le disgrazie della vita, e quelle della morte, e non avresti trovato ajuto contro di noi.

78.  Poco è mancato che gl’infedeli non t’abbiano fatto abbandonare questo paese, per scacciarti. Oh! allora essi non vi sarebbero rimasti gran tempo dopo la tua partenza.

79.  Questa è la strada che han seguita i nostri apostoli mandati prima di te. Tu non troverai cambiamento nelle nostre strade19.

80.  Fa la preghiera da quando il sole tramonta fino al principio delle tene- [p. 141 modifica] bre della notte. Fa ancora una lettura all’alba del giorno; la lettura dell’alba non è senza testimonj20.

81.  Nella notte consacra le tue vigilie alla preghiera. Sarà per te un’opera di supererogazione. Può darsi che Dio in queste vigilie t’inalzi ad un posto glorioso21.

82.  Di’: Signore, fammi entrare da un’entrata favorevole, e fammi sortire da una sortita favorevole, ed accordami protezione22.

83.  Di’ ancora: La verità apparve, e la menzogna spari; la menzogna è destinata a sparire.

84.  Noi mandiamo nel Corano la guarigione, e la grazia ai fedeli. In quanto agl’ingiusti; egli metterà il colmo alla loro ruina.

85.  Se accordiamo qualche benefizio all’uomo, rifugge da noi, e si allontana. Se una disgrazia lo colpisce, si dispera.

86.  Di’: Ciascuno agisce come l’intende; ma Dio sa chi è colui che segue la via più dritta.

87.  T’interrogheranno sullo spirito23. Di’ loro: Lo spirito è stato creato d’ordine del Signore, ma non vi sono che pochi di voi che siano in possesso della scienza.

88.  Se noi lo volessimo, potremmo ritirarti ciò che l’abbiam rivelato, e tu non troveresti alcuno che s’incaricherebbe a tuo favore presso di noi,

89.  Meno la grazia stessa che ti viene da Dio. In verità, la generosità del tuo Signore verso di te è immensa.

90.  Di’: Quando anche gli uomini, ed i genj si riunissero per creare qualche cosa simile a questo Corano, essi non farebbero nulla di simile, quando anche s’ajutassero reciprocamente.

91.  Abbiamo inserito in questo Corano ogni sorta di parabole per (istruzione degli) uomini; ma gli uomini si sono ricusati a tutto, meno che all’incredulità.

92.  Dicono: Non ti crederemo, a meno che tu non faccia scaturire dalla terra una sorgente d’acqua viva;

93.  O a meno che tu non abbi un giardino piantato di alberi, di palme, e di viti, e che tu non faccia scaturire torrenti dal mezzo di questo giardino;

94.  O a meno che un frammento di cielo non cada su noi, o che tu non ci rechi Dio, e gli angeli in garanzia delle tue parole;

95.  O a meno che tu non abbia una casa ornata di dorature, o che tu non salga ai cieli col mezzo d’una scala: noi non crederemo neppure che tu vi sia montato finchè non ci farai scendere un libro che possiamo leggerlo tutti. Rispondi loro: Lode a Dio! Ma sono io forse altra cosa che un uomo, ed un apostolo?

96.  Che cos’è dunque ch’impedisce agli uomini di credere quando hanno ricevuta la dottrina della direzione? Si è che hanno detto: Dio avrebbe forse mandato un uomo per esser suo apostolo? [p. 142 modifica]

97.  Di’ loro: Se gli angeli camminassero sulla terra, e ci vivessero tranquillamente, avremmo mandato un angelo per apostolo.

98.  Di’ loro: Dio sarà un testimonio sufficiente fra voi, e me; poichè è istrutto delle azioni de’ suoi servi, e le vede.

99.  Colui ch’è diretto da Dio, egli solo è sulla strada dritta; colui che Dio smarrisce non troverà alcun protettore fuorchè in lui. Il giorno della resurrezione, noi li riuniremo tatti, prostrati colla faccia in terra, ciechi, muti, e sordi. L’inferno sarà la loro dimora; noi riaccenderemo il suo fuoco ogni qual volta sarà per spegnersi.

100.  Questa sarà la ricompensa per non aver creduto ai nostri miracoli, e perchè avevano l’abitudine di dire: Quando saremo ossa e polvere, risorgeremo noi sotto nuova forma?

101.  Non vedono forse che Dio, che ha creato i cieli, e la terra, può anche creare dei corpi simili ai loro? Egli ha fissata un’epoca per essi; non vi è alcun dubbio; ma essi sono ingiusti, e si ricusano a tutto, fuorchè all’incredulità.

102.  Di’ loro: Se disponeste dei tesori della misericordia divina, li rinchiudereste per non spenderli. In verità, l’uomo è avaro.

103.  Noi accordammo a Mosè nove prodigi evidenti; interroga piuttosto i figli d’Israele. Quando Mosè si presento dinanzi a Faraone, costui gli disse: Io credo, o Mosè, che tu sei uno stregone.

104.  Sai bene, rispose Mosè, che Dio, il Signore dei cieli e della terra, è quegli che manda questi prodigj evidenti; io credo, o Faraone, che tu sei destinato alla perdizione.

105.  Faraone volle esiliarlo dal paese, e noi abbiamo sommerso lui, e tutti quelli che l’hanno seguito.

06.  Dicemmo quindi ai figli d’Israele: Abitate questa terra, e quando l’ora della vita futura sarà giunta, vi riuniremo tutti insieme. Abbíamo realmente mandato il Corano, e questo è venuto realmente. E non abbiamo mandato te (o Maometto) che per annunziare, e per avvertire.

107.  Abbiamo diviso il Corano (in parti) affinchè tu lo raccontassi per pause. Noi l’abbiamo mandato realmente.

108.  Di’ loro: Credete in lui, o non vi credete, (non importa). Coloro a cui è stata data precedentemente la scienza si prostrano, e cadono col viso in terra quando si raccontano loro i versetti. Gloria a Dio! gridano. Le promesse di Dio sono adempiute.

109.  Cadono colla faccia in terra, piangono; e la loro sottomissione si accresce.

110.  Invocate Dio, o il Misericordioso. Con qualunque nome l’invochiate, i più bei nomi gli appartengono. Non recitare la preghiera a voce troppo alta, nè troppo bassa. Cerca una via di mezzo.

411, Di’: Gloria a Dio, che non ha figli, che non ha alcun socio al suo potere. Non ha alcun protettore per preservarlo dall’abbassamento. Glorifica Dio proclamando la sua grandezza.

Note

  1. Il titolo di questa Sorata è preso dal soggetto stesso. Si tratta in pria d’un viaggio aereo di Maometto dal tempio della Mecca a quello di Gerusalemme, e quindi d’un viaggio per i Sette Cieli fino al trono di Dio. Maometto ha dovuto esser trasportato nelle regioni celesti dall’angelo Gabriele sopra una cavalcatura chiamata Borrak che la tradizione rappresenta un essere colle ali, con la figura di donna, il corpo di cavallo, e la coda di pavone. Si è lunga pezza disputato, ne’ primi tempi dell’Islamismo, sull’autenticità di questo fatto; gli uni sostenendo che questa gita notturna ebbe luogo soltanto in visione; altri che fu effettuata da Maometto in persona. Moaviah, compagno di Maometto, ha sempre riguardato questo viaggio come una mera visione, e Aicha moglie del Profeta assicurava anche che Maometto aveva sempre dormito in casa. Sembra per altro che l’opinione contraria prevalesse, e si aggiunge che questo viaggio, in cui Maometto ha veduto i Sette Cieli, e s’è trattenuto con Dio, s’è fatto cosl rapidamente, che il Profeta trovò il suo letto ancor caldo, e che il vaso in cui scaldava l’acqua, essendo vicino a rovesciarsi quando partì, tornò a tempo per rialzarlo senza che una goccia d’acqua si fosse versata.
  2. I commentatori intendono per le parole due volte, i due grandi delitti commessi dagli ebrei, prima la morte del profeta Isaia, e la carcerazione di Geremia, quindi la morte di Zaccaria, di Giovan Battista, ed il complotto contro la vita di Gesù Cristo.
  3. Secondo i commentatori, poco badando alla cronologia, può esser questione qui di Djulet (Golia), o di Nabuccodonosor, o di Sennacherib l’assirio.
  4. Questa seconda punizione si deve riferire alla conquista di Antioco Epifanio, ovvero alla distruzione di Gerusalemme fatta dai romani.
  5. È un’espressione figurata, per dire che la notte essendo oscura quasi non si vede, per così dire.
  6. Espressione figurata per destino dell’uomo, e desunta dal linguaggio e dalle credenze degli arabi antichi
  7. Ad litteram: di dir loro oibò, va via, (o altra parola simile di disprezzo).
  8. Ad litteram: abbassa verso di loro l’ala della tua umiltà.
  9. La parola del testo veli s’applica anche all’erede, al protettore, al cliente, all’amico, ed all’alleato.
  10. Cioè: non sii nè avaro, nè prodigo.
  11. Non si deve uccidere un uomo che per omicidio, apostasia, ed adulterio. Quest’ultimo è controverso.
  12. S’intende il dritto di esigere dall’omicida una soddisfazione per prezzo del sangue.
  13. I limiti possono significare che uccidendo l’omicida si astenga da crudeltà sulla sua persona, o che si contenti di uccidere l’omicida senza vendicarsi sulla famiglia
  14. La parola assistito può riferirsi all’omicida che sarebbe vendicato egualmente se si oltrepassassero i limiti, o all’uomo ucciso che questo precetto sembra voler proteggere. La parola del testo mansur vuol dire assistito, e anche vittorioso, vincitore, cioè assistito da Dio. Il senso più naturale del cap. 35 pare che il parente della vittima non passi il limite della giustizia sull’omicida, mentre costui sarebbe egualmente assistito, soccorso, e vendicato, se s’oltrepassassero».
  15. Si spiega così questo passo: Non correre dietro a cose vane, e che non ti serviranno a nulla; oppure: Non accusare veruno di alcun delitto se non ne hai certezza.
  16. Si tratta dell’ascensione ai cieli che dà il titolo a questa Sorata, e che i musulmani credono aver avuto luogo recentemente. L’albero maledetto è il zakum. Ved. cap. 56.
  17. Espressione proverbiale per dire: Con tutte le tue forze militari.
  18. Il libro dove sono notate, e richiamate tutte le sue azioni.
  19. La parola sonnet, sonna, che traduciamo qui per strada, vuol dire anche tradizione costante, comune.
  20. Le parole del testo sono: La lettura dell’alba del giorno è veduta, si fa in presenza di testimonj. S’intende da ciò che gli Angeli sono i testimonj.
  21. È in questo genere di preghiere notturne che i musulmani dediti alla vita spirituale, provano l’estasi, e le manifestazioni di Dio. Nel loro linguaggio, la parola mekam, posto, indica un grado di avvicinamento con Dio, ed è in simili casi la spiegazione la più giusta.
  22. Si può intendere che sia una preghiera a Dio perchè accordi all’uomo una morte, ed una resurrezione desiderata, o, supponendo che si tratti di Maometto, che Dio gli accordi la libera entrata, e sortita alla Mecca.
  23. Cioè, sull’anima, o sull’Angelo Gabriele, che è chiamato Spirito di Dio.