Contro l'alchimia e gli alchimisti palinodia dell'Argonautica - Versione diplomatica/Della Argonautica libro secondo

Della Argonautica libro secondo

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Della Argonautica libro primo


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D E L L A

A R G O N A V T I C A

L I B R O  S E C O N D O.



RR
E S E all Ciel gratie, & à l'antica Dea,

Ch'à lui fù di fauor tanto corteſe,
Le vele à l'aure diè G R O M O felice.
Ma non già prima, ch'à la Regia figlia.
le Salute figlia della Natura.
Da la cui ricca, e generoſa mano
Venne' l gran don che'l molto ardir gli accrebbe,
Non giſſe à far di sè, di ſua vittoria,
E de l'isteſſo don deuuto dono.

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Lieta, e benigna il buon Guerriero accolſe
La bella Donna. ed ei modeſto humile,
E d'honesto roſſor coſperſo il volto,
L'inchinò riuerente. ella la lingua
In tai detti ſnodò grata, e ſoaue.
O di tua Patria, anzi d'Italia honore,
Anzi d'Europa, anzi del Mondo, e pregio
De l'alma Madre mia, ch'al Mondo impera:
Ecco vincesti. e ſe fù graue' l peſo
Di quel monil, che ti mantenne al collo
Vera virtù, ch'à ſofferire inſegna;
Tanto più dolce' l glorioſo acquisto
Hor tì ſia del bramato alto teſoro.
   Tu con lui dunque a l'Antenoree mura,
La antichiſsima, e feliciſsima Città di Padoua.
Auenturoſo, e trionfante riedi.
Nè di venti temer, nè di tempeſte:
Che' l poter ſuperato, hai de le Stelle.
Predice l'opere del Gromo.
   Quiui ancor ti vegg'io coſe in virtute
Oprar non ſol del pretioſo vello,
Cge teco porti al fortunato ſuolo,
Ma in mia virtù, che'n faccia hoggi ti ſpiro,
Perche ſempre ogni mal da te ſtia lunge,
Che' l chiaro nome tuo faranno eterno.

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Bramando à proua al buon' ETHEREO farſi
Grati, & amici; & ammirando in lui
Tali, e tanti del Cielo, e di Natura
Doni, gratie, virtù, fauori, e pregi.
   Così' l vero cantò Vate, e Poeta,
Querengo poeta mirabile chiamato da' ſuo' merti à Roma à riceuerne premi degni del ſuo gran valore.
Specchio d'ogni bontà, d'ogni dottrina
Hor de la Brenta, e già del Tebro honore,
Ch'à gli alti premi ſuoi ſpeſſo' l richiama,
A la cui voce riſuonar s'vdiro
Ben mille, e mille voci in lieto grido;
Replicando ſouente Echo nouella
Del canto i primi, e'n vn gli estremi accenti.
Beatiſſimo dunque oltr'ogni ſtima
L'ETHEREO GROMO, à cui degna riſerua
Fèr la Natura, e' l Ciel di tanti, e tali
Doni, gratie, virtù, fauori, e pregi.


I L  F I N E.


Gli errori di Stampa ſono pochi, e lieui, però ſi la-

ſciano al giudicio del diſcreto Lettore.

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Imprimatur.

   Iſidorus Moſcon. Vic. Gen. Neap.

Magiſter Cornelius Tirab. Archiep. Theolog. vidit.

     Don Raphael Raſtellius C. R. Deputatus vidit.


IN NAPOLI,

Appreſſo Gio. Iacomo Carlino 1606.