Commedia (Neumeister)/Inferno/Canto XXXI

Canto XXXI

../Canto XXX ../Canto XXXII IncludiIntestazione 29 marzo 2021 100% Da definire

Inferno - Canto XXX Inferno - Canto XXXII
[p. 73v modifica]


Canto-xxxi tracta degiganti che guardano il pozzo dinferno et e ilnono cerchio :

VV
Na medeſma lingua pria mimorſe

ſi che mitinſe luna et laltra guancia
et poi lamedicina mi riporſe
Coſi odio che ſolea far lalancia
     dachille et delſuo padre eſſer cagione5
     prima ditriſta et poi dibuona mancia
Noi demo ildoſſo almiſero uallone
     ſu perlaripa chel cigne dintorno
     atrauerſando ſanza alcun ſermone
Quiui era men che notte et men che giorno10
     ſi chel uiſo mandaua inanzi pocho
     ma io ſenti ſonar un altro corno
Tanto caurebbe ogni tuon fatto ficho
     che contra ſe laſua uia ſequitando
     drizzo liocchi miei tutti adun loco15
Dopo ladoloroſa rotta quando
     Carlo magno perde laſanta geſta
     non ſono ſi terribilmente Orlando
Pocho portai inlauolta lateſta
     cheme parue ueder moltalte torri20
     ondio maeſtro diche terra e queſta ?
Et elli ame pero che tu traſcorri
     perletenebre troppo dalalungi
     auien che poi nel maginar aborri

[p. 74v modifica]

Tu uederai ben ſe tu la ti congiugni25
     quantol ſenſo ſinganna dilontano
     pero alquanto piu te ſteſſo pugni
Poi caramente mi preſe permano
     et diſſe pria che noi ſiam piu auanti
     accio chel fatto men tipaia ſtrano30
Sappie che non ſon torri ma giganti
     et ſon nel pozzo intorno dalaripa
     dalunbellico ingiuſo tuttiquanti
Come quando lanebbia ſi diſſipa
     loſguardo apocho apocho rafigura35
     cio che cela iluapor che laere ſtipa
Coli forando laura groſſa et ſcura
     piu et piu apreſſando uer la ſponda
     fuggemi errore et creſcemi paura
Pero che come fu lacerchia tonda40
     monte reggion ditorri ſi corona
     coſi laprora chel pozzo circonda
Torreggiatan dimezol laperſona
     liorribili giganti cui minaccia
     ioue delcielo anchor quando tuona45
Etio ſchorgiea gia dalcun lafaccia
     le ſpalle il petto et deluentre gran parte
     et perlecolte giu ambo lebracciamo
Natura certo quando laſcio larte
     diſi fatti animali aſſai fe bene50
     pertorre tali executori amarte oli
Et ſe ella delefanti et dibalene
     non ſi pente chi guarda ſoptilmente
     piu iuſta et piu diſcreta lanetiene

[p. 75r modifica]

Che doue largomento dellamente 55
     ſagiugne almaluoler et allapoſſa
     neſſun riparo uipuo far lagente
Lafaccia ſua miparea lunga et groſſa
     come lapina diſanpietro aroma
     et aſua proportion eran laltre oſſa 60
Si che laripa chera perizoma
     dalmezzo ingiu nemoſtrava ben tanto
     diſopra che digiugner alachioma
Tre freſoni ſauerien dato maluanto
     pero chio neuedea trenta granpalmi 65
     dalluogo igiu doue bomo afibbia ilmãto
Raphael mai amech zabi et almi
     comincio agridar lafiera bocca
     cui nonſiconuenia piu dolci ſalmi
Elduca mio uer lui anima ſciocca 70
     tienti colcorno et conquel tidiſfoga
     quando ira oaltra paſſion titocca
Cercaci alcollo et trouerai laſoga
     cheltien legato oanima confuſa
     et uedi lui chel gran petto titoga 75
Poi diſſe ame ſelliſtelli ſaccuſa
     queſti e nembroth perlocui malcoto
     purun linguaggio nelmondo nonſuſao
Laſciallo ſtare et non parliamo auoto
     che coſi e allai ciaſcun linguaggio 80
     comel ſuo adaltrui canullo e noto
Facemo adunque piulungo uiaggio
     uolti aſiniſtra et alerar dunbaleſtro
     trocamo laltro aſſai piu fiero et maggio

[p. 75v modifica]

Acigner lui quel che foſſe elmaeſtro85
     non ſo io dix ma eltenea ſoccinto
     dinanzi laltro et dietro ilbraccio dextro
Duna catena che tenea auinto
     dal collo ingiu ſi chinſu loſcoperto
     ſirauolgea inſino algiro quinto90
Queſto ſuperbo uolle eſſer experto
     diſua potenza contra alſommo Ioue
     diſſel mio duca ondelli acotal merto
Fialte anome et fece legran proue
     quando igiganti fer paura adei95
     lebraccia chel meno giammai nomouc
Etio allui ſe eſfer puote io vorrei
     che dello ſmiſurato briarco
     experienza aceſſer liocchi mei
Ondei riſpuoſe tu uedrai anteo100
     preſſo diqui che parla ete diſciolto
     chenne porra nelfondo dogni reo
Quel che tu vuoi ueder piu la e molto
     et elegato et fatto come queſto
     ſaluo che piu feroce par nel volto105
Non fu tremato gia tanto rubeſto
     che ſcoteſſe una torre coſi forte
     come fialte aſcuoterſi fu preſto
Allor temetti io piu chemai lamorte
     et nonuera miſtier piu cheladotta110
     ſio non aueſſe uiſte leritorte
Noi procedemo piu auanti allotta
     et uenimo adantco che ben cinquealle
     ſanza lateſta uſcia fuor dellagrotta

[p. 76r modifica]

Ota che nella fortunata ualle115
     che fece ſcipion digloria reda
     quando anibal coſuoi diede leſpalle
Recaſti gia mille leon perpredà
     et che ſe foſſi ſtato alalta guerta
     de tuoi fratelli ancor par che ſicreda120
Caurebber uinti et figli dellaterra
     mettine giu et non tenuegna ſchifo
     doute cocito lafreddura ſerra
Non cifare ire aticio neatifo
     queſti puo dar diquel che qui ſibrama125
     pero tichina et non torcer logrifo
Ancor tipuo nelmondo render fama
     che uite et lunga uita ancor aſpecta
     ſenanzi tempo gratia aſe nol chiama
Coſi diſſel maeſtro equelli infretta130
     le man diſteſe e preſe ilducha xmio
     onde bercole ſenti gia grande ſtretta
Virgilio quando prender ſiſentio
     diſſe ame fatti qua ſi chio tiprenda
     poi fece ſi cun faſcio era egli et io135
Qual pare ariguardar lacariſenda
     ſottol chinato quando unnuuol uada
     ſoureſſa ſichella incontro penda
Tal parue anteo ame che ſtaua abada
     divederlo chinare et fu talora140
     chio aurei uoluto ire peraltra ſtrada
Malieuemente alfondo che divora
     lucifero congiuda cipuſoe
     neli chinato lifece dimora

[p. 76v modifica]

Et come albéro innaue ſiletoe