Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/153

Acigner lui quel che foſſe elmaeſtro85
     non ſo io dix ma eltenea ſoccinto
     dinanzi laltro et dietro ilbraccio dextro
Duna catena che tenea auinto
     dal collo ingiu ſi chinſu loſcoperto
     ſirauolgea inſino algiro quinto90
Queſto ſuperbo uolle eſſer experto
     diſua potenza contra alſommo Ioue
     diſſel mio duca ondelli acotal merto
Fialte anome et fece legran proue
     quando igiganti fer paura adei95
     lebraccia chel meno giammai nomouc
Etio allui ſe eſfer puote io vorrei
     che dello ſmiſurato briarco
     experienza aceſſer liocchi mei
Ondei riſpuoſe tu uedrai anteo100
     preſſo diqui che parla ete diſciolto
     chenne porra nelfondo dogni reo
Quel che tu vuoi ueder piu la e molto
     et elegato et fatto come queſto
     ſaluo che piu feroce par nel volto105
Non fu tremato gia tanto rubeſto
     che ſcoteſſe una torre coſi forte
     come fialte aſcuoterſi fu preſto
Allor temetti io piu chemai lamorte
     et nonuera miſtier piu cheladotta110
     ſio non aueſſe uiſte leritorte
Noi procedemo piu auanti allotta
     et uenimo adantco che ben cinquealle
     ſanza lateſta uſcia fuor dellagrotta