Colpo d'occhio a Roma/Fontane primarie
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FONTANE PRIMARIE
Il Forestiere scorge sublimi oggetti d’arte ovunque volge lo sguardo in Roma, ed ammira sorpreso le sue superbe Fontane di acqua copiosissima che ne formano la meraviglia. L’idraulica, la scoltura, l’architettura si posero in bella emulazione per adornarle. I più alti colli di Roma, come le interposte valli hanno fonti in abbondanza, e ogni piazza, ogni contrada, ogni giardino, e pure quasi ogni casa, e tutte di acqua squisita, che poscia si scarica nel Tevere mercè sotterranei canali. Più di 175 sono quelle pubbliche, in tutte oltre 660. La più bella, anzi unica al mondo è quella di Trevi, assai meravigliosa che costituisce la facciata laterale del grande palazzo dei Duchi di Poli, oggi del Principe di Piombino. Vi si mira, scolpita in marmo bianco dal Bracci, la colossale statua dell’Oceano su di un cocchio di conchiglie guidato da’ Tritoni e Najadi assisi sù cavalli marini. Nelle laterali nicchie si vedono le statue dell’Abbondanza e della Salubrità. L’aqua Vergine saluberrirna, zampilla da tutte le parti dello scoglio, e forma sotto un laghetto, per ove si discende mercè gradini di bianco marmo. — Fra le 3 superbe Fontane di Piazza Navona, quella ad Ostro è bellissima del vecchio Tritone chiamata del Moro, opera del Bernini. Maestosa è la grande Fontana in mezzo, eretta nel 1651, pure capo lavoro di Bernini istesso, nella quale entro ampia vasca di palmi 107 di diametro, cinta di colonnette di granito con isbarre di ferro, sopra stà uno scoglio di travertino alto palmi 60, che dai 4 laterali fori versa copiosa acqua, e sopra esso sù base di granito alta palmi 23, sono gigantesche statue di marmo bianco, che rappresentano il Danubio in Europa, il Gange in Asia, il Nilo in Affrica, e il Rio della Plata in America, e vi sorge un Egizio obelisco rosso dell’epoca dei Tolomei, alto palmi 72 con punta di bronzo dorato, ove si posa una croce ed una colomba coll’olivo in bocca; stemma dei Pamphyli. Un cavallo, ed un leone, par che si dissetano nella fonte. — Altra superba fontana è nella grande piazza Termini, così detta delle vicine Terme che vi erano di Diocleziano. Il volgo la chiama del Mosè, dalla statua che lo rappresenta, opera del Bresciani, sovrastante ai laterali bassi-rilievi di Gedeone, e di Aronne. Da 3 grandi sbocchi sgorgano 3 massi d’acqua che cadono nella sottoposta vasca, sopra la quale gettano acqua dalle fauci 4 leoni. — Nella gaja Piazza Barberini già circo di Flora, è pure bella la Fontana del Tritone, composta di 4 delfini che sostengono una grande conchiglia, nella quale un Tritone suona col nicchio di mare, da cui s’innalza ben alto zampillo. — Altro gajo fonte è pur quello, eseguito con disegno del Fontana, detto Fontanone di Ponte Sisto a capo della lunga Via Giulia, ove l’acqua sembra che esca con impeto da una finestra. — Con architettura di Giacomo Della Porta in Piazza Tartaruga è la bella Fontana che è un capo lavoro. È di travertino con delfini 4 che gettano acqua, e con 4 garzoni di bronzo che abbeverano 4 tartarughe. — A Campo di Fiori esiste una Fontana che rappresenta una colossale zuppiera con suo coperchio; e in Piazza Farnese si mirano altre due Fontane, formate da due grandi conche di granito d’Egitto rinvenute nelle Terme di Caracalla, le quali nella fronte hanno teste di leoni. — Ai lati del portico di S. Pietro esistono due superbe Fontane uniformi, disegno del Bernini, alte palmi 35, le quali gettano 300 once di perenne acqua ciascuna alla sommità di 25 palmi, e ricade l’acqua in una tazza rotonda di un sol pezzo di granito orientale, poi in altra tazza di travertino. — Altra nuova Fontana fra due colonne joniche con bella tazza di marmo, da cui zampilla in alto copioso getto dell’acqua Paola, con sotto due delfini che gettano pure acqua, è nella Piazza Pia a principio di Borgo nuovo. — In Piazza di Spagna una fonte è detta della Barcaccia, perchè a forma di barca; ed altra bella Fontana è nella Piazza della Bocca della Verità; altra nella Piazza della Madonna de’ Monti; ed altra nel mezzo della Piazza di S. Maria in Trastevere. — Ma la grande Fontana sul Giannìcolo, detta di S. Pietro in Montorio, o Fontana Paolina, ovvero i Fontanoni, che giace sul punto più elevato di Roma, da cui si ammira tutta la magnifica sottoposta Capitale, per l’abbondanza delle sue acque, non esiste in verun’altra parte del mondo. È costruita di marmi con colonne di granito d’ordine jonico, e con aquile, e draghi di bronzo che rappresentano lo stemma di PAOLO V che fecela costruire nel 1612. Vi sono 5 archi, dai 3 grandi de’ quali, e da altri due minori, le acque dal Lago Sabazio, e da quello di Stracciacappe per acquedotti anche 35 miglia lunghi, si slanciano con grande fragore come fiumi in una conca di marmo, e vanno quindi a muovere molti Opificii, e si diramano anche nei luoghi i più eminenti della città, a cui forniscono una massa d’acqua di 94000 metri cubi ogni 24 ore. — (v. Piazza del Popolo, Piazza del Quirinale.)