Catullo e Lesbia/Varianti/23. A Rufo - LXXVII Ad Rufum
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Mario Rapisardi - Catullo e Lesbia (1875)
Varianti - 23. A Rufo - LXXVII Ad Rufum
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LXXVII.
Amico il codice Veronese; l’Aldina del 1515 cognite amico, alla barba dei migliori MS che hanno credite, e con più ragione; perchè, come osserva il Mureto, quæ cognoscimus semper vera sunt; quæ credimus, plerumque falsa.
Quanto all’integrità di questo epigramma, mi sono attenuto all’opinione dello Scaligero e del Lachmanno, parendomi che gli ultimi quattro versi si attaglino assai meglio come chiusa di questo, anzichè del carme LXXX, dove si trovano in taluni libri, ovvero del LXXXXI, al quale li congiunse Corradino; o finalmente del LXXVIII, dove sostiene il Vossio che abbiano a restare.