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Zappi, Maratti - Rime I.pdf/488
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440
Ecco la Donna, che dal Regno Franco
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341
Ecco Libia in Europa, ecco Cartago
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122
Ecco l'inclito Giulio. In questa riva
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387
Ecco, Signor, dopo tant'anni e tanti
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217
E crollar le gran torri e le colonne
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431
E depor non dovea l'ingiusto sdegno
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146
Ed or qual volta del mio stato indegno
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57
È già Madre Maria, nè prova i mali
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230
Elpino, esce il leon fuor delle orrende
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85
Empio tiranno Amore, io dissi un giorno
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264
Entro a povera culla Iddio sen giace
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366
E osò Morte cotanto? Ah! del suo stolto
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387
Eppure al fine a rivederti io torno
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296
Eppur la cruda ingiuriosa Etade
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338
E pugnar gli Elementi in aspra guerra
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388
E qual sì industre man ritrar poteo
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XXXI
E qual sul Tebro pellegrina, e rada
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13
E quando mai con sì crudel ventura
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288
È questo il ricco ammanto e l'ostro e l'oro
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413
Eri di Filli al cor dolce ristoro
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105
Era disposta l'esca, ed il focile
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350
Era già il tempo, che del vin la neve
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179
Era già il verno, ed io piangeva un giorno
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384
E fermo il piè sulle superbe sponde
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70
Era il primiero Caos, e dall'oscuro
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355
Eran d'Amor le amare sorti ascose
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222
Eran le Dee pel mar liete, e gioconde
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213
Erano i miei pensier rivolti altrove
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253
Era ogni cosa orror, notte e procella
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202
Era tranquillo il Mare, e 'l Ciel sereno
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185
Ergi, Cridano allegro, il capo algoso
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301
E sempre avrai d'intorno a gl’occhi avvinta
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431
E sotto il freddo: e sotto il clima ardente
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129
Estinguer mai non credo il grande ardore
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353
Eterno Genitor, eterna Prole
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169
Eterno Sol, che luminoso e vago
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231
È ver: la pace mia, Nice, ho smarrita
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284