Vocabolario italiano della lingua parlata (1893)/Q.
Questo testo è incompleto. |
◄ | P. | R. | ► |
Q.
Q. Lettera gulturale, la quindice- sima dell‘alfabcto, ed e di gen. m. e f. Si unisce sempre alla vocale U, ed ha suono schiacciato; ondc se all‘u segue un'altra vocale, forma cou cssn una sillaba sola. Delle altre eouso- nauti, nou ammette innanzi a se che il C, come Ac ua, Acquisto, ec.
Qua. avv. di uogo, e usasi coi verbi cos di quiete come di moto. Aceenna lnogo vicino a colui che parla: «Guar- da, dev‘esser qua: - Vieni qua: — Lo vidi qua. a Il Si congiunge con altri av- verbj, come Qua giù, Qua su, Più qua, Verso qua. ec.“ Qua, è modo ellit- lico di chiedere checchessia, come: c Qua la mano; Qua il calamaio; a ed è lo stesso che Porgctemi la mano Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/1028 Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/1029 Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/1030 Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/1031 Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/1032 Pagina:Vocabolario italiano della lingua parlata, 1893.djvu/1033 ricorre ogni cln ue anni: c_ Feste quinquennali.r-— al lat. quinquen- nah's.
Quinquènne. ad. Che ha l‘eta di cinque anni; detto di bambino. — Dal lat. quinqumnis.
Quinquennio. a. m. Spazio di cin- que anui.— -Dal lat. quinqumm'um.
Quinquerème. s. f. T. star. Nave antica a sci ordini di remi. — Dal lat. quinquennio.
Quinta. a. f. Ciascuna delle scene laterali del teatro. || fi . Fare una co- sa, o, Stanene, dietro e quinte, dicesi di chi opera nascostamente, facendo in modo che altri appaia come Ope- ratore.||Quinta, T. mm. Intervallo che comprende cinque gradi, eom- presi gli estremi.
Quintndècima. a. f. usato nella ma- niera Essere in quinladecs'ma, e detto della luna quando ella è piena.
Quintale. e. m. Peso di cento chi- lograunni. — Probabilm. dall'arab. quinlar.
Quintana. s. f. Figura di legno con lo scudo, che i cavalieri cercavano di col irc, correndo nello steccato.
Quinternlno. dim. di Quinterno, più piccolo di Quintcrnetto.
Quintèrno. s. m. Unione di cinque fogli di carta, l'uno dentro all'altro.
Quinternòtio. dim. dì Quinterno; Quintcrno di carta piegata in mezzo o in un quarto di fo lio.
Quintnssènza. s. . Propriamcnte L'estratto più pnro di nna cosa, ot- tenuto in antico mediante cinque di- stillazloni. I] Oggi usasi soltanto nel te: fig. e per io gniflcare qua i sn erlativo: c la quintessenza del br cconi, de' bugiardi, de’furfanti, dei ghiotti, ec. s
Quintetto. s. m. T. mm. Componi- , mento musicale a cinque voci o istru- menti.
Quinto. ad. num. 0rd. di Cinque. lI In forza di soul. La quinta parte.- Dal lat. us'nctul.
Quinto ècimo. ad. 1mm. 0rd. Lo stesso che Decimoqninto; ma usasi in forza di mi. solo nel modo Em- re in quintadecs'ma, detto della lnna quando è piena.'|Di uno che abbia nn-gan faccione, dicesi popolarmeu- Pare una luna in quinladeas'ma. | — Dal lat. quinchu decima“.
Quintogènito. mm. Il flgliuolo nato quinto. — Voce non molto usata.
Quintùltimo. ad. usato anche in forza di soat. Il quinto avanti l'ultimo.
Quintuplicnre. tr. Moltiplicare una L quantità per cin ue, Renderla cinque volte maggiore. art. p. Qum'ruru- CATO.
Qulntuplo. ad. usato più spesso in forza di sost. Che è cinque vo te mag- giore. — Dal lat. quintuplur.
Quisquilie e Quisqulglie. s. f. pl. Cose unnutissimo, da non farne con- to, Bazzecolc, e simili: «Non mi vo- glio occupare di qneste qnisqnilie:— Son quisquilie da pedanti : — Ha scritto alcune quisquille.r_ — Dal lat. qui:- quiliw.
Quiuimile. a. m. Voce del parlar familiare, usata uelle comparazioni per significare nna tal quale somi- glianza; ed e composizione del lat. quid n'mile: c Il colore era nn quis- simile di quello della mela france- sca: - Non è un romanzo, ma un quis- simile. r
Quivi. Ml}. di luogo, usato coi verbi di moto e di guiete, e vale In qnel luogo la; ma voce non usata par- lando. ||1- É poi errato, secondo l‘uso dei migliori, per Qui, In questo luogo. — — Composto di qui e im.
Quòndnm. ad. Parola latina, chc significa Una volta. usata come ag- 'unt0 che si da a persona già morta, ovendone far menziOne, come: c ll signor Pietro flgliuolo del qnondam signor Tommaso.»
Quòta. s. f. Porzione della somma che tocca a dare a ciascuno in un j. pagamento comune. — - Dall' ad. lat. I quota.
Quotnre. tr. e rifl. Assegnare ad nno o a se stesso la quota che deve ‘r dare: «Mi quotarono iu cento lire: — Ci quòtano tutti a dieci franchi. D i || Rif. a valori pubblici, vale Asse gnare ad essi nn determinato prezzo \ nel listino della Borsa. Pari. p. QUO- TATO.
Quotidînnnmente. ano. Ogni gior- no, Giornalmente.
Quotidiano. ad. Giornaliero, Di cia- scun giorno.— Dal lat. cotidiamu.
Quoziènte. mm. T. arîl. Il risultato del a divisione, ed e Quel numero intero o fratto, che, moltiplicato per il divisore produce il dividendo.- Dall'avv. at. quatim, Quante volte.