Vita di Frate Ginepro/Capitolo III
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Cap. III.
mperocché li demonj non potevano sostenere la purità della innocenzia e profonda umilitade di frate Ginepro, siccome appare in questo: una volta uno indemoniato, oltre a ogni sua consuetudine e con molta diversitade gittandosi fuore nella via, con nepente corso si fuggì per diversi tratti sette miglia. Et addomaandato et avuto da’ parenti, li quali il seguitavano, con grande amaritudine perché tanta diversitade fuggendo avea fatta, rispuose: — La cagione è questa: imperocché quello istolto Ginepro passava per quella via: non potendo sostenere la sua presenzia, né aspettare, io sono fuggito infra questi luoghi. — E certificandosi di questa veritade, trovarono che fra’ Ginepro in quella ora era venuto, siccome il demonio avea decto.
Onde sancto Francesco, quando gli erano menati gli indemoniati acciacch’eglino guarissino, se súbito non si partiano al suo comandamento, diceva: — Se tu non esci súbito di questa creatura, io ti farò venire contro a te frate Ginepro; — et allora il demonio, temendo la presenzia dí frate Ginepro, e la virtú e la umiltà di sancto Francesco non potendo sostenere, di salto si partiva.
A laude di Jesú Cristo e del poverello Francesco. Amen.