Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 294 — |
sto sancto uomo istraziato cosí sanza alcuna ragione. Iddio prometterà alla mia mala vita ch’io morrò in brievi dí di mala morte, quantunque io l’abbia facto ignorantemente. Frate Ginepro perdonò a Niccolajo liberamente: ma Iddio promisse ivi a pochi dí passati che questo Niccolajo tiranno finí la sua vita con molto crudele morte. E frate Ginepro si partí lasciando tutto il populo bene edificato. A laude di Jesú Cristo e del poverello Francesco. Amen.
Cap. III.
mperocché li demonj non potevano sostenere la purità della innocenzia e profonda umilitade di frate Ginepro, siccome appare in questo: una volta uno indemoniato, oltre a ogni sua consuetudine e con molta diversitade gittandosi fuore nella via, con nepente corso si fuggì per diversi tratti sette miglia. Et addomaandato et avuto da’ parenti, li quali il seguitavano, con grande amaritudine perché tanta diversitade fuggendo avea fatta, rispuose: — La cagione è questa: imperocché quello istolto Ginepro passava per quella via: non potendo sostenere la sua presenzia, né