Viaggio sentimentale di Yorick (1813)/LIV

LIV. Il Caso di Coscienza

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Laurence Sterne - Viaggio sentimentale di Yorick (1768)
Traduzione dall'inglese di Ugo Foscolo (1813)
LIV. Il Caso di Coscienza
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LIV. IL CASO DI COSCIENZA

parigi


E il maître dell’hôtel mi tenne dietro; ed entrò nella stanza a significarmi che mi provvedessi d’alloggio — E perchè, galantuomo? diss’io — [p. 171 modifica]Il perchè si era, ch’io quella sera per due lunghe ore mi chiusi con una giovine; il che, diceva l’albergatore, è contro alle regole della casa — Sta bene; gli dissi: noi ci divideremo da buoni amici — dacchè nè la fanciulla sta peggio; nè io starò peggio — e voi vi rimarrete tale quale vi ho ritrovato — E’ ci vuol poco, rispose l’oste, a screditare un albergo — Voyez-vous monsieur! e additò la fossetta da noi lasciata a’ piedi del letto — Confesso che l’indizio per chi non udiva le discolpe era quasi una prova; ma l’orgoglio mio sdegnava di stare a contradittorio con l’oste. E l’esortai che se ne andasse a letto con l’anima in pace, perch’io voleva pure per quella notte dormire di buona voglia; e che domattina dopo la mia colazione avrei saldato il suo conto.

Cred’ella, monsieur, disse l’oste, che quando anche fossero venute venti ragazze, ne avrei fatto caso? — La è una ventina più del mio bisogno, diss’io — Purchè, aggiunse l’oste, venissero di mattina — Che? la differenza dell’ora fa differente in Parigi anche il fallo? — No; risposemi; ma lo scandalo — Una buona distinzione mi va subito al cuore; nè posso dire ch’io fossi pessimamente adirato contro a colui — Vedo, continuava l’oste, ch’egli è bene che un forestiero [p. 172 modifica]trovi come comperarsi de’ merletti, delle calzette, de’ manichini, et tout cela; onde quando una giovine viene con una scatola non v’è da ridire — Giuro, diss’io, che anche la fanciulla l’aveva la scatola; ma non vi guardai — Dunque, monsieur, disse l’oste, non ha fatto spesa? — Di nulla di questo mondo1, risposi — Perch’io, disse l’oste, le raccomanderei, monsieur, una giovine che tratterebbe en conscience — Ma la vo’ vedere stasera, diss’io — L’oste mi s’inchinò divotamente, e discese.

Or sì, gridai, or sì ch’io trionferò di questo maître d’hôtel — E poi? — e poi gli farò vedere ch’io l’ho conosciuto per quel sozzo uomaccio ch’egli è — E poi? — e poi — non poteva a dir vero farmi merito del mio zelo col prossimo, perch’io mi sentiva tocco troppo nel vivo — nè la coscienza poteva sincerarmi che la mia vendetta derivasse dal risentimento generoso della virtù — e me ne vergognai prima di mandarla ad effetto. [p. 173 modifica]

Poco dopo capitò la grisette con la sua scatola di merletti — Vieni a tua posta, dissi fra me; non comprerò nulla.

La grisette voleva lasciarmi vedere ogni cosa — Io aveva dello svogliato; ed essa mostrava di non se n’accorgere: e schiudendo il suo piccolo magazzino, mi esponeva dinanzi l’un dopo l’altro tutti quanti i suoi merletti: e spiegavali e ripiegavali ad uno ad uno con mansuetissima placidezza — Comperassi — non comperassi, lascierebbe ogni cosa a mia stima — La pover’anima struggevasi (o mi parea) di guadagnarsi un quattrino: nè lasciò persuasiva alcuna intentata — e non pareano moine; perch’io mi sentiva attorniato da un non so che di semplice e carezzevole.

Se v’è chi non penda a quella dabbenaggine vereconda la quale fa vista di non avvedersene, e si lascia gabbare — tal sia di lui — Il mio cuore si disacerbò e mi dissuase dal proponimento di non comprare con la facilità con cui m’aveva distolto dal mal talento contro l’albergatore — Adunque ti farò io — diceva meco, guardandola in viso — ti farò, o poveretta, scontar l’altrui colpa? e se tu sei tributaria di quel tiranno di locandiere — pur troppo! il tuo pane è più scarso.

Quand’anche io non mi fossi trovato che [p. 174 modifica]quattro louis d’or, io non avrei saputo alzarmi a mostrarle la porta fino a che io non ne avessi spesi tre in un pajo di manichini.

Ma l’oste farà a mezzo con lei — Che mi fa a me? — Pago come tanti altri pagarono prima di me per un atto a cui mancava ad essi il potere o la volontà.

Note

  1. Il testo: not one earthly thing — non una terrena cosa: modo che in inglese comunemente significa niente affatto; ma ricordandomi del bacio dato alla giovinetta, e de’ baci apostolici d’Yorick scevri d’ogni idea mondana, mi sono studiato che anche i lettori se ne ricordassero.