Viaggio sentimentale di Yorick (1813)/I
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Traduzione dall'inglese di Ugo Foscolo (1813)
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— A questo in Francia si provvede meglio, diss’io —
— Ma, e vi fu ella? mi disse quel gentiluomo; e mi si volse incontro prontissimo, e trionfò urbanissimamente di me. — Poffare! diss’io, ventilando fra me la questione; adunque ventun miglio di navigazione (da Douvre a Calais non ci corre nè più nè meno) conferiranno sì fatti diritti? — Vo’ esaminarli. E lasciando andare il discorso, m’avvio diritto a casa: mi piglio mezza dozzina di camicie, e un pajo di brache di seta nera. — «L’abito che ho indosso (diss’io, dando un’occhiata alla manica) mi farà». — Mi collocai nella vettura di Douvre: il navicello veleggiò alle nove del dì seguente: e per le tre mi trovai addosso a un pollo fricassè2 a desinare — in Francia — e sì indubitabilmente, che se mai quella notte mi fossi morto d’indigestione, tutto il genere umano non avrebbe impetrato, che le mie camicie, le mie brache di seta nera, la mia valigia e ogni cosa non andassero pel droit d’aubain3 in eredità al re di Francia — anche la miniatura ch’io porto meco da tanto tempo, e che io tante volte, o Elisa4, ti dissi ch’io porterei meco nella mia fossa, mi verrebbe strappata dal collo. — Vedi scortesia! — e questo manomettere i naufragi di un passeggiere disavveduto che i vostri sudditi allettano a’ loro lidi — per Dio! Sire, non è ben fatto: e sì che mi rincresce d’avere che dire col monarca di un popolo tutto cuore e sì incivilito e cortese e sì rinomato per la gentilezza de’ sentimenti —
Ma tocco appena i vostri dominj5 —
Note
- ↑ Ed è definito dall’autore così: Viaggio riposatissimo è questo mio — viaggio del cuore in traccia della Natura e di tutti que’ sentimenti soavi che da lei sola germogliano. Cap. xlvi.
- ↑ Questo e parecchi altri vocaboli e modi francesi si sono serbati nella versione perchè furono dall’autore industriosamente inseriti e distinti nel testo.
- ↑ Gli averi del forestiero che moriva in Francia s’incameravano.
- ↑ Elisabetta Drapper, a cui l’autore quasi morente scriveva lettere d’amore spirituali, stampate sovente, e talvolta con quelle d’Elisa: ed Elisa scriveva più affettuosamente e più candidamente d’Yorick. Morì giovine; vedine l’elogio nella storia filos. di Raynal lib. 3. § 15.
- ↑ Rogero Ascham uomo eruditissimo e precettore della regina Elisabetta, viaggiò intorno al 1580 in Italia, e tornato in Inghilterra stampò in certo suo libro intitolato il Maestro di Scuola: «Iddio sia ringraziato ch’io non feci dimora per più d’otto giorni in Italia, perchè in quegli otto giorni fui testimonio d’infinite scelleraggini ch’io non ne vidi, nè udìi, nè lessi tante in nove anni da che vivo in Londra.» Le opere dell’eruditissimo Ascham furono ristampate in Londra nel 1760 si pel merito della loro erudizione, sì perchè insegnano a percorrere gli altrui dominj, e toccatili appena, come vuol far intendere Yorick, a biasimarne gli usi e le leggi: metodo speditissimo di cui molti viaggiatori hanno profittato a’ miei giorni. Vedi Kotzebue, Souvenirs.