Viaggio in Dalmazia/Del Corso del fiume Kerka, il Titius degli antichi/3. Di Knin, e de' Monti Cavallo, e Verbnik

3. Di Knin, e de' Monti Cavallo, e Verbnik

../2. De' Colli Vulcanici, che si trovano fra la cascata di Topolye, e Knin ../4. Delle acque, che confluiscono nella Kerka, e del corso di questo Fiume, sino al Monastero di S. Arcangelo IncludiIntestazione 9 settembre 2020 75% Da definire

3. Di Knin, e de' Monti Cavallo, e Verbnik
Del Corso del fiume Kerka, il Titius degli antichi - 2. De' Colli Vulcanici, che si trovano fra la cascata di Topolye, e Knin Del Corso del fiume Kerka, il Titius degli antichi - 4. Delle acque, che confluiscono nella Kerka, e del corso di questo Fiume, sino al Monastero di S. Arcangelo
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§. 3. Di Knin, e de’ Monti Cavallo, e Verbnik.

Non si trova lungo il corso de’ due fiumi Kerka, e Cettina verun luogo, a cui meglio convengano i caratteri attribuiti da Dione Cassio alla fortezza d’Arduba1. Il fiume Kerka dall’una parte, la Butimschiza dall’altra bagnano il cuneo, sull’estremità del quale attualmente sorge la fortezza di Knin. Lo Storico parla [p. 113 modifica]però d’un solo fiume, non d’una confluenza, e lo qualifica rapido; questo non conviene adesso alla Kerka sotto le mura di Knin dove, per dire il vero, à pigrissimo corso. L’abbandono di questo Fiume, che non avendo argini straripa sovente, e forma paludi insalubri immediatamente sotto Knin, è dannoso all’aria di que’ contorni. Monumenti antichi di sorte alcuna io non vi ò veduto, trattone un’osservabile quantità di monete Romane, e particolarmente de’ tempi del buon Imperatore Antonino. Trovansi anche non di rado per quelle contrade monete antiche Veneziane, e d’altre Città, e Principi dell’età di mezzo.

Rimpetto a Knin, alla sponda opposta della Kerka sorge il colle, detto Monte Cavallo, alle di cui radici mettono nella Kerka le acque della Cossovschiza, che scendono dalle colline Vulcaniche della Campagna di Cossovo, la di cui bassa parte è ricca di Torba, che vi giace inutile.

Non molti anni sono, fu cavato un canale, che tendeva ad asciugare le terre allagate di essa Campagna: ma questo lavoro, abbandonato pur troppo presto, divenne inutile all’ottimo fine. Il Monte Cavallo è ora quasi del tutto incolto, quantunque viva una tradizione a Knin, ch’ei fosse celebre ne’ passati secoli pello squisito suo vino, come pure il monte Verbnik, ad esso congiunto. Anche su di questo si possono raccogliere parecchie varietà di materie Vulcaniche, fra le quali è osservabile una pietra rossiccia, come il mattone, sparsa di arena nera, e lucente di ferro vetrificato. La di lui sommità però è di pietra calcarea cenerognola, molto compatta, e piena di corpi marini anomj, corrispondenti a quelli, che trovansi su le più alte montagne de’ Sette-Comuni nel Vicentino. La via pubblica divide il Monte Cavallo dal Verbnik, le radici del qua[p. 114 modifica]le sono di pietra calcarea biancastra, madrosa, screpolosa, e macchiata d’ocra rossiccia. Alla metà della salita trovasi un’eruzione di Granitello informe, e friabile, che scappa fuori dalle viscere del monte diretta verso il colle vicino. La larghezza scoperta di questa massa è di circa dugento piedi; la compattezza dell’impasto è ineguale, ma non arriva mai a quella de’ nostri Granitelli Padovani. Ò trovato frequentemente pe’ monti di Galzignano, ne’ tufi arenosi, ed ocracei vomitati da quegli antichi Vesuvj, pezzi similissimi, che nella mia picciola serie ò denominati Granitello friabile, imperfetto. Sopra questa materia Vulcanica di Monte Cavallo corre uno strato di pietra forte calcarea, e più su un altro di breccia ghiajosa: alle stremità v’à della confusione del calcareo-marino, e del Vulcanico. Il monte calcareo-marino, e gli strati di breccia ghiajosa pur calcareo-marina s’alzan di molto sopra le materie Vulcaniche; e se un torrentello non le avesse scoperte coll’andare degli anni, sarebbe stato difficile anche il sospettare, che l’interiore del Verbnik avesse sofferto fuoco sotterraneo; imperciocchè la confusione, e sconnessione, che vi si sarebbe potuto vedere al di fuori, non avrebbe chiaramente a tutti gli occhi mostrato da che fosse stata prodotta. Il paese è tuttora soggetto a frequenti scosse di Tremuoto, e ne’ tempi lontani da noi lo sarà probabilmente stato molto di più. Malagevolmente si può immaginare, che senza violentissimi scuotimenti abbiano potuto interrompersi, e sprofondarsi gli strati di sassi fluitati, che regnano ancora su le altezze de’ monti, e dall’avvallamento uscir fuori nuove colline di materia tormentata dal fuoco, sollevando anche talvolta qualche masso delle antiche breccie ghiajose. Il corso del Fiume dee aver sofferto di gran mutazioni; e ben lo indica fra le altre cose chiaramente la caduta di Topo[p. 115 modifica]lye, così alta, ripida, e scogliosa, dal labbro della quale se fosse condotta una linea, ell’anderebbe sopra tutte le nuove colline a congiungersi colle falde del Verbnik. Poco distante dal Monte Cavallo sorgeva l’antica Città Liburnica di Promona, che diè tanto da fare ai Romani. Sarebbe d’uopo viaggiare pell’aspra regione, che tuttora porta il nome di Promina, a picciole giornate, per raccogliervi i residui d’Antichità, che vi sono sparsi. Veggonsi su le vette d’alcuni di quegli aspri monti de’ resti della muraglia, cui Augusto fece da’ suoi soldati fabbricare per cinquanta stadj di circuito, onde chiudere la communicazione degl’Illirj fortificatisi in Promona co’ loro Nazionali, e Alleati delle vicine contrade. Fra il Verbnik, e il colle di Knin, per un angusto, e non diritto canale, che ne sostiene l’acqua di molto, passa la Kerka. Il fiumicello Butimschiza vi si unisce poco più sotto, e ne ritarda il corso, portandovi de’ banchi d’arena, e ghiaja incomodissimi, e pericolosi alla breve navigazione, cui pur permettono le distanze delle cateratte, che frequentemente interrompono il corso di questo fiume.

  1. „Germanico prese anche Arduba, Castello..... fortissimo, e da un rapido fiume, che gli bagna il piede, quasi tutto circondato.“ Dione Cassio. Lib. 56.