Viaggio in Dalmazia/De' Costumi de' Morlacchi/1. Origine de' Morlacchi

1. Origine de' Morlacchi

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De' Costumi de' Morlacchi De' Costumi de' Morlacchi - 2. Etimologia di questo nome
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§. 1. Origine de’ Morlacchi.

L’origine de’ Morlacchi, che trovansi attualmente propagati pelle amene Valli del Kotar, lungo i fiumi Karka, Cettina, Narenta, e fra le montagne della Dalmazia mediterranea1, è involta nelle tenebre de’ secoli barbari, insieme con quella delle tante altre Nazioni somiglianti ad essi ne’ costumi, e nel linguaggio sì fattamente, che possono essere prese per una sola, vastamente distesa dal nostro Mare sino all’Oceano Glaciale. L’emigrazioni delle varie tribù de’ Popoli Slavi, che sotto i nomi di Sciti, di Geti, di Goti, d’Unni, [p. 45 modifica]di Slavini, di Croati, d’Avari, di Vandali inondarono le Provincie Romane, e particolarmente l’Illirico ne’ tempi della declinazione dell’Impero, deggiono avere stranamente intralciate le genealogie delle Nazioni, che l’abitavano, portatevisi forse nel modo medesimo in secoli più rimoti. I residui degli Ardiei, degli Autariati, e degli altri popoli Illirj anticamente stabiliti in Dalmazia, i quali mal avranno potuto accomodarsi a dipendere dai Romani, agevolmente sarannosi affratellati cogl’invasori stranieri, di poco dissimile dialetto, e costumi2. Non sarebbe forse mal fondata congettura il sospettare, che anche dall’ultima inondazione de’ Tartari, che dierono la caccia sul principio del XIII. secolo a Bela IV. Re d’Ungheria, rifugiatosi in quell’occasione nell’Isole della Dalmazia, sieno restate molte famiglie a popolare le Valli deserte, che giacevano fra le Montagne, e v’abbiano lasciato que’ germi Calmucchi, che vi si vanno tuttora sviluppando, e spezialmente nel Contado di Zara.

Non è da far gran conto dell’opinione del Geografo Magini, che dall’Epiro fa derivare i Morlacchi ed Uscochi, il dialetto de’ quali somiglia molto più al [p. 46 modifica]Rasciano, e al Bulgaro che all’Albanese, quando anche in parte i Morlacchi della Dalmazia Veneta fossero venuti negli ultimi tempi da quelle contrade, resterebbe sempre da cercare, d’onde colà si fossero recati. Egli fa anche una Nazione separata degli Haiduci, che non ànno mai formato un popoio, come dal significato della voce medesima si rileva3.

  1. Il paese abitato da’ Morlacchi s’estende molto di più, così verso la Grecia, come verso l’Allemagna, e l’Ungheria; io circoscrivo la mia relazione al poco, che ò visitato.
  2. Non è da mettere in dubbio l’esistenza della lingua Slavonica nell’Illirico sin da’ tempi della Repubblica Romana. I nomi delle Città, de’ Fiumi, de’ Monti, delle Persone, de’ Popoli di quelle contrade conservatici dagli Scrittori Greci, e Latini sono manifestamente Slavonici. Promona, Alvona, Senia, Jadera, Rataneum, Stlupi, Uscana, Bilazora, Zagora, Tristolus, Ciabrus, Ocbra, Carpatius, Pleuratus, Agron, Teuca, Dardani, Triballi, Grabaei, Pirustae e tante altre voci, che s’incontrano presso gli Storici, e i Geografi antichi, la provano bastevolmente. Vi si potrebbono aggiungere in molto maggior numero le voci di radice Slavonica, che si leggono nelle Lapide scolpite pel paese Illirico sotto i primi Imperatori.
  3. Haiduk significa originariamente Capo di partito, e talvolta (come in Transilvania) Capo di famiglia. In Dalmazia si prende per distintivo dell’Uomo facinoroso, bandito, e messo a far l’assassino di strada.