Verbum
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
LXVI
VERBUM
Questo divo Pensier, che in mille forme, sotto stella qual sia, ride e sospira, e sin dell’uom che irrequieto dorme nei bizzarri fantasmi delira; questo compagno, clic mi vien su Torme ovunque il tedio od il dolor m’aggira, e con soavi inusitate norme spesso diventa un’armonia di lira; questo divo Pensier, che, come il sole, penetra l’universo e un raggio avventa su le tacite vie dell’infinito: questi è un superbo prigionier, cui dole trar quaggiú la catena. E mi sgomenta la sua luce talvolta e il suo ruggito. </poem>