Vedi, non che cader, precipitare
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Giovan Francesco Maia Materdona
XX
LA FONTANA DI PONTE SISTO IN ROMA
Vedi, non che cader, precipitare
piogge d’immensi umor quasi d’un cielo,
che ne pungono il cor di dolce telo,
agli orecchi sonore, agli occhi chiare.
Liquida è l’onda e pur gelata appare,
né di lassú trabocca altro che gelo;
poi se ne forma un curvo e crespo velo,
che si frange in sui marmi e cangia in mare.
Vedi quel mar di quante spume abonda;
par che bolla anco il giel, fumi e faville
par che surgano ancor da gelid’onda.
Vedi come concordi anco le stille,
a l’armonia di quegli umor gioconda,
ballano a cento a cento, a mille a mille.