Non perché le tue falde il bel Tirreno
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Questo testo fa parte della raccolta Poesie di Giovan Francesco Maia Materdona
XIX
Non perché le tue falde il bel Tirreno
baci con labra di spumosi argenti;
non perché voli ogn’or ne’ Siri ardenti
freschissim’aura a vezzeggiarti in seno;
non perché sempre il tuo bel colle ameno
smaltin foglie odorate, erbe ridenti;
ne le future etá, ne le presenti
n’andrai, ne vai di pregi ricca a pieno:
ma perché ’l cener sacro il gran Sincero,
Mergellina gentile, in te nasconde,
l’ossa in te chiude il mantuano Omero.
Anzi l’inde, oso dir, le maure sponde
onor non han di quell’onor piú altero,
di cui son due brev’urne a te feconde.