Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 42

Libro II - Capitolo 42

../Capitolo 41 ../Capitolo 43 IncludiIntestazione 31 agosto 2009 25% cristianesimo

Libro II - Capitolo 41 Libro II - Capitolo 43


[p. 55v modifica]

Delle vane, et inhoneste pitture. Cap. XLII.

Non si può, dopo le cose dette di sopra, lasciar di fare alquanto di giusta querela, dello abuso che si vede in molti christiani, i quali non solo tengono nelle case loro imagini divote, ma per contrario vi tengono pitture et statue vane, et quello ch’è peggio tal’hora inhoneste, et impudiche, et se le tengono ne i luoghi più segreti, et dove si stanno gran parte del tempo, et per il più solo, come se non bastasse il fuoco, che portiamo dentro di noi stessi, senza procurar di accenderlo con questi fomenti esteriori, la qual cosa come è piena di grandissimo pericolo, cosi non è senza grave offesa di Dio, et della professione christiana. Et è cosa degna di maraviglia, che tal volta si entri ne i palagi, et nelle case de i christiani, et discorrendo con gli occhi per ogni parte non si riconosca segno alcuno ch’ella sia habitatione di huomo christiano, per non dire che alcuna volta apparisca più presto esser di huomo gentile. Non si prohibisce al christiano haver belle case, et vigne, et giardini, secondo la decenza de lo stato proprio, ma saria ben giusto, che in ogni casa nostra, rilucesse la pietà, et virtù christiana, si che Iddio non havesse cagione di querelarsi di noi, come faceva del popolo suo, dicendo; per colpa vostra il nome mio è bestemmiato tra le genti infideli. Dico adunque ritornando al primo proposito, che il buon padre, il quale pretende di allevare christianamente i figliuoli suoi, si ha da guardare grandissimamente di non tener in casa simili vane, et dishoneste pitture, lequali possono essere fomento, et stimolo di grandissimi vitii, anzi per quanto può in ogni luogo dove esse siano, [p. 56r modifica]tenga da loro lontanissimi gli occhi de i figliuoli, se bene fossero di eccellenti maestri, et di singulare artifitio, et ricordisi che se l’oro, et le gemme che non sono altro che poca terra corruttibile, si guardano sotto tante chiavi, et si tengono lontane, et nascoste da gli occhi altrui per evitar ogni pericolo, quanto più si deve fare questo in custodir la purità d’un fanciullo, et d’una verginella, acciò il diavolo non la rubbi? voglio dir che niuna cautela deve parer soverchia, in cosa tanto importante, quanto è l’anima, et la salute de i figliuoli.