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LIBRO

è soprapreso da alcuna tentatione, si armi subitamente della santa Croce dicendo quel notissimo et efficacissimo versetto del Salmo: Deus in adiutorium meum intende, etc.

Et perche il segno della Croce si fa, come è noto, estendendo la palma della mano, dalla fronte, alla parte inferiore del petto, et dalla spalla sinistra, alla destra, potrà il padre con brevi parole, nel segno istesso della croce, insegnar lo altissimo misterio della nostra redentione al suo figliuolo, si che toccando con la mano quelle quattro parti, constituisca, come una memoria locale di questi quattro punti, cioè che Christo Signor nostro è disceso dall’altezza del Cielo, et si è incarnato nel ventre virginale di Maria, per liberar noi dalla sinistra de i maledetti et dannati, et collocarci alla destra nel numero de i benedetti dal padre eterno, onde diciamo, Amen, pregando Iddio, che per sua misericordia, et per la virtù, et imitatione in noi della Santa Croce, faccia che cosi sia.

Delle vane, et inhoneste pitture. Cap. XLII.

Non si può, dopo le cose dette di sopra, lasciar di fare alquanto di giusta querela, dello abuso che si vede in molti christiani, i quali non solo tengono nelle case loro imagini divote, ma per contrario vi tengono pitture et statue vane, et quello ch’è peggio tal’hora inhoneste, et impudiche, et se le tengono ne i luoghi più segreti, et dove si stanno gran parte del tempo, et per il più solo, come se non bastasse il fuoco, che portiamo dentro di noi stessi, senza procurar di accenderlo con questi fomenti esteriori, la qual cosa come è piena di grandissimo pericolo, cosi non è senza grave offesa di Dio, et della professione christiana. Et è cosa degna di maraviglia, che tal volta si entri ne i palagi, et nelle case de i christiani, et discorrendo con gli occhi per ogni parte non si riconosca segno alcuno ch’ella sia habitatione di huomo christiano, per non dire che alcuna volta apparisca più presto esser di huomo gentile. Non si prohibisce al christiano haver belle case, et vigne, et giardini, secondo la decenza de lo stato proprio, ma saria ben giusto, che in ogni casa nostra, rilucesse la pietà, et virtù christiana, si che Iddio non havesse cagione di querelarsi di noi, come faceva del popolo suo, dicendo; per colpa vostra il nome mio è bestemmiato tra le genti infideli. Dico adunque ritornando al primo proposito, che il buon padre, il quale pretende di allevare christianamente i figliuoli suoi, si ha da guardare grandissimamente di non tener in casa simili vane, et dishoneste pitture, lequali possono essere fomento, et stimolo di grandissimi vitii, anzi per quanto può in ogni luogo dove esse siano,