Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro I/Capitolo 33

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Che non si deve differire il battesimo. Cap. XXXIII.

Se il buon padre, et la divota madre hanno spesse volte raccommandato, et offerto a Dio il lor figliuolino mentre era nel ventre materno, è ben giusto, che poiche egli è nato, et è venuto novello pellegrino in questa valle di lagrime, sia quanto più presto presentato al tempio santo di Dio, et al fonte del santo Battesimo, acciò rinasca più felicemente di acqua et di spirito, et mondo, et candido sia inserito in Christo, et sia connumerato col popolo fidele, che sotto il vessillo della Croce milita, et guereggia contra il diavolo, contra il mondo, et le pompe sue, et contra la carne nostri perpetui et crudeli nemici. Per tanto devono i padri, et le madri esser solleciti di far battezzare senza dilatione la creatura, ricordandosi di quel fermo decreto del Salvatore; che se alcuno non sarà rinato d’acqua et di Spirito santo non può entrare nel regno di Dio. Adunque non ci essendo altra via di salute per i piccoli fanciulli, se non quella del battesimo, grave colpa si commette quando troppo lungamente sono lasciati i poveri infanti senza l’aiuto della divina gratia, et senza la giustitia, che per Christo conseguiscono nella regeneratione del battesimo; perilche niuno sia così poco avveduto, [p. 19v modifica]per non dir così poco pietoso, che per fini leggieri, et mondani di festeggiare, ò di aspettar compari, et simili, esponga a tanto pericolo un suo carissimo, et desiderato figliuolo, che morendo per alcun subito incidente resti eternamente escluso dal regno di Dio; massime essendo in quella tanto tenera, et debole età infiniti i pericoli che soprastanno si come gravemente ammonisce ciascuno il libro dottissimo chiamato il Catechismo Romano. Oltra di questo non si devono battezzare i fanciulli nelle case private, eccetto in caso di necessità, ma nella Chiesa, casa di Dio, luogo deputato spetialmente per l’oratione, et per i sacramenti santi, dove essendo realmente nella santissima Eucharistia la presenza di Christo nostro Signore, l’assistenza et custodia de gli Angeli, le reliquie de i Santi, et le loro venerande imagini, et molte altre prerogetive, che ha il tempio dedicato, et consecrato a Dio, quivi anchora per ordinario sua divina Maestà dispensa con maggior abbondanza le sue gratie, et favori. Et questo si ricorda in spetie per alcuni nobili del mondo, i quali con spirito diverso dal Centurione evangelico, non si degnano d’andare alla casa di Christo, ma vogliono che Christo vada alla casa loro.