Trattato completo di agricoltura/Volume II/Delle Canne
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delle canne.
§ 851. Prima di passare ad altre coltivazioni voglio parlarvi dell’utilità che un buon canneto porta all’agricoltura specialmente nei paesi ove la vite occupi il posto principale.
La canna (arundo donax) è una pianta annua a radice serpeggiante, come alla figura 5, vol. I; desidera terreno piuttosto umido, ma non paludoso, profondo ma sciolto, ed un clima caldo, senza però essere esposta troppo al sole.
Chi vuol stabilire un canneto scelga dapprima il luogo opportuno, e vi pratichi tanti fossetti profondi 0m,30 e distanti fra loro altri 0m,30, in modo che da centro a centro di ciascuno siavi la distanza di 0m,60. In primavera rimetta o vanghi tanta terra nel fosso che presenti la profondità di 0m,20, e su questa terra vi disponga tanti pezzi di radice di qualche vecchio canneto muniti almeno d’un occhio, e li ricopra di 0m,5 di terra. Nel gennajo vegnente tagli le piccole canne che saranno sorte in questo primo anno, e vi rimetta un poco di terra, e così l’anno successivo finchè il posto occupato dal fossetto uguagli il livello del restante terreno. Le canne si taglino sotterra presso la radice, e nell’estate levinsi tutte le più piccole, le quali non verrebbero abbastanza mature e consistenti, entro l’anno, e che toglierebbero il vigore alle altre. Importa poi zappare il canneto per tenerlo mondo dalle cattive erbe, ed anche per ismuovere la terra. Alcuni prescrivono di tagliare tutte le radici laterali a ciascuna linea di canne, poichè, se s’intralciano fra di loro quelle d’una linea con quelle dell’altra, producono soltanto canne piccole e poco robuste. Il canneto è indispensabile per chi voglia coltivare la vite a ceppata bassa con poca spesa.