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vono essere ammassate onde sottoporle ad una specie di fermentazione, per la quale è necessaria la presenza d’una certa quantità d’acqua, e che oltre ciò la fermentazione deve essere lenta onde venga messa in libertà gran parte della nicotina e dell’ammoniaca che si sviluppa. Quindi se quest’acqua, ossia se quest’umidità delle foglie è soverchia, la fermentazione riesce troppo rapida e per conseguenza troppo facilmente passa alla putrefazione. Abbisogna adunque ammassare le foglie sol quando siano a mezzo disseccate; e se nei paesi meridionali, le foglie meno acquose, vogliono essere disseccate all’ombra, conservandole anche per poco tempo aderenti al fusto, nei climi settentrionali od umidi sarà necessaria l’essiccazione artificiale, ammucchiando e rompendo i mucchi quando si riscaldano, acciò l’evaporazione dissipi l’umidità, e ciò fino a tanto che le foglie abbiano raggiunto un grado convenevole di disseccamento, operando come abbiamo indicato per l’essiccamento del fieno nei climi umidi, o nelle stagioni umide e prive di forte sole.

Le foglie disseccate al giusto punto presenteranno un color bruno, non molto carico, e devono essere alquanto flessibili per un certo quale avanzo d’umidità.

§ 850. Il prodotto d’un ettaro a tabacco è di 2400 a 3800 chilogrammi di foglie allo stato normale, essendo il prodotto minore rappresentato dalle coltivazioni per conto governativo.

delle canne.

§ 851. Prima di passare ad altre coltivazioni voglio parlarvi dell’utilità che un buon canneto porta all’agricoltura specialmente nei paesi ove la vite occupi il posto principale.

La canna (arundo donax) è una pianta annua a radice serpeggiante, come alla figura 5, vol. I; desidera terreno piuttosto umido, ma non paludoso, profondo ma sciolto, ed un clima caldo, senza però essere esposta troppo al sole.

Chi vuol stabilire un canneto scelga dapprima il luogo opportuno, e vi pratichi tanti fossetti profondi 0m,30 e distanti fra loro altri 0m,30, in modo che da centro a centro di ciascuno siavi la distanza di 0m,60. In primavera rimetta o vanghi tanta terra nel fosso che presenti la profondità di 0m,20, e su questa terra vi disponga tanti pezzi di radice di qualche vecchio canneto muniti almeno d’un occhio, e li ricopra di 0m,5 di terra. Nel gennajo vegnente tagli le pic-