Traduzioni e riduzioni/Da Catullo/Catullo non oblia
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Giovanni Pascoli - Traduzioni e riduzioni (1913)
Da Catullo - Catullo non oblia
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catullo non oblia
Non lo pensare che, come affidate alle raffiche erranti,
le tue parole dal mio cuore vanissero già:
come la mela che il damo mandò di nascosto in regalo,
sfugge dal grembo alla pia vergine e sdrucciola giù:
sotto la morbida veste l’aveva riposta; ma viene
mamma; ella s’alza, ed il pomo, eccolo, scivola, ahimè!
non ricordava. Ora l’uno è per terra che ruzzola: all’altra,
ritta, dal volto confuso esce il rossore che sa.