Sulle ferrovie proposte per la congiunzione delle linee Palermo-Girgenti e Catania-Licata/XVI
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Danno recato a Palermo ed ai paesi interni dal non avere subito tracciata la ferrovia Palermo-Catania per le Due Imere.
Alcuni anni or sono tra Caltanissetta e Catania non esistevano quasi relazioni.
La ricca e bella città di Catania vi era quasi sconosciuta, e tutte le relazioni erano rannodate con Palermo. Ora Palermo è divenuto oramai estraneo a Caltanissetta e tutte le relazioni commerciali invece sono dirette a Catania.
Quello che si verificò per Caltanissetta si verificò altresì per tutti gli altri paesi limitrofi.
In tutto ciò non si avrebbe alcun male a deplorare, se le condizioni naturali topografiche dell’Isola, e quindi le linee le più convenienti per il commercio, per lo sviluppo delle produzioni agricole, minerarie, ecc. fossero state rispettate.
La produzione (e quindi la ricchezza) di un paese aumenta diminuendo la quantità di lavoro o di spesa necessario per ottenerla e per trasportarla nei centri di consumo. Il lavoro così risparmiato può dare origine ad una produzione maggiore e ad una maggiore ricchezza.
Disgraziatamente le condizioni naturali topografiche non furono rispettate.
Se a principio si avesse posseduto una carta topografica esatta della Sicilia, se si avesse avuto un concetto adequato del sistema più conveniente per la costruzione delle ferrovie dell’interno, egli è certo che la linea delle Due Imere non solamente non sarebbe stata sconsigliata, ma sarebbe stata proposta ed ammessa come linea indiscutibile.
A Fortolese essa si sarebbe biforcata in due rami di cui l’uno per Castrogiovanni a Catania, e Messina, e l’altro per Caltanissetta a Licata.
Da Canicattì un’altro ramo di ferrovia per le Caldare a Girgenti e Porto-Empedocle avebbe messo i comuni esistenti sulla suddetta linea in comunicazione con Caltanissetta, Palermo, ecc.
Si noti che da Canicattì a Palermo la distanza è minore sulla linea delle Due Imere che sulla linea delle Caldare. Consultando l’orario attuale delle ferrovie si trovano notati tra Palermo e le Caldare 125 chilometri. La ferrovia delle Caldare colla traccia attuale è lunga 27 chilometri e s’innesta colla ferrovia Canicattì. Caltanissetta a quattro chilometri circa della prima città. La distanza da Canicattì a Palermo è quindi (via delle Caldare) 125 + 27 + 4 = Chil. 156
Da Canicattì a Caltanissetta l’orario sopracennato segna | Chil. | 29 |
Da Caltanissetta a Fortolese esistono | » | 14 |
E da Fortolese a Palermo | » | 111 |
Totale | Chil. | 154 |
Ciò dimostra che ammessa come un dato indiscutibile la linea delle Due Imere, la rete generale ferroviaria sarebbe risultata conforme agli interessi del paese ed alle vie naturali del commercio.
Colla linea delle Due Imere Palermo sarebbe stato inoltre in relazioni facili con una parte importante della sua provincia. I popolosi comuni di Gangi, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi, Alimena e Bonpietro fanno parte di questa provincia, ed essendo situati sul versante Sud delle Madonie, ossia sul versante dell’Imera meridionale, si trovano in condizioni molto più difficili di trasporto verso Cerda e Palermo che verso Villarosa e Catania, e debbono necessariamente tendere a mettersi in relazione colla stazione ferroviaria di Villarosa.
Allo scopo suddetto collimano le strade rotabili da Petralia a Buonpietro, ad Alimena, al Priolo ed a Villarosa. Da tutto ciò risulta di quanta importanza sia la rottura delle relazioni commerciali dei paesi interni colla città di Palermo, e quanti interessi siano stati e saranno spostati col tempo da Palermo e dai paesi interni, abbenchè le condizioni naturali topografiche dell’Isola fossero tali da doverne consolidare la sede.
Ora in ogni spostamento d’intereressi vi ha perdita di lavoro e di capitale, e questa perdita si riversa non solamente su Palermo ma sui paesi interni.