Sulle ferrovie proposte per la congiunzione delle linee Palermo-Girgenti e Catania-Licata/XIII

Condizioni relative di esercizio

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XII XIV
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condizioni relative di esercizio


Trattandosi di una ferrovia che deve servire ad una comunicazione più diretta tra Palermo, Catania e Caltanissetta essa deve nell’esercizio presentare la minima spesa, la massima celerità dei convogli. La celerità e la spesa dipendono sia dalla lunghezza percorsa, sia dalle pendenze e dalle curve.

La linea delle Due Imere da Palermo sino all’imboccatura del fiume Grande, o meglio dal fiume Torto sino all’Imera settentrionale, percorre terreno quasi piano in linea quasi retta. Da Bonfornello sino al Piano Lungo la pendenza della ferrovia è del 7 p. ‰. Per le curve si può adottare un raggio non inferiore a 400 metri. Si può quindi fare il servizio da Palermo sino al Piano Lungo con macchine di seconda e con una velocità notevole.

Dal Piano Lungo sino all’imbocco nord della grande galleria, la ferrovia continua sempre in salita, presenta forti pendenze sulle arenarie sottostanti a Caminelo ed a Pizzo Capiglione sino a Scillato per una lunghezza di 4 chil. e ½ circa, e da Scillato (lasciando ivi un tratto di 400 metri circa orizzontale per la [p. 96 modifica]stazione) sino alle Rocche di Bronte per una lunghezza di 6 chilometri e mezzo. La pendenza in questo tratto è del 26 p. ‰. Nella galleria la pendenza della ferrovia è del 10 p. ‰ e nel vallone Xiremi oltrepassata la grande galleria del 15 p. ‰. Dall’incontro dell’Imera sino a Fortolese per una lunghezza di 24 chilometri e mezzo circa la pendenza si riduce all’8,7 p. ‰.

La pendenza del 26 p. ‰ dal Piano Lungo a Scillato, e dalla stazione di Scillato alle Rocche di Bronte è veramente una pendenza fortissima. È tuttavia probabile che essa si riduca al 25 p. ‰.

Per le curve in questa regione, se si vogliono risparmiare spese, il raggio minimo dovrà farsi di 400 metri e forse anche di 350 metri, in qualche punto, riducendo alquanto la pendenza.

Bisognerà quindi in tutto il tratto accennato ricorrere nell’esercizio alle macchine di terza con piccola velocità. Si ha tuttavia il vantaggio di avere tutte le forti pendenze concentrate (come prescrivono gli autori che trattano di questa materia) in un solo tratto, cioè tra il Piano Lungo e l’imbocco Nord della grande galleria.

La ferrovia presenta una sola salita ed una sola discesa. All’entrata del Piano Lungo essa è elevata di metri 80 sul livello del mare, all’imbocco Nord della grande galleria di 530 e di 580 metri all’imbocco Sud nel Vallone Xiremi. Dall’imbocco Sud discende in seguito sino a Fortolese al livello di 300 metri sul mare.

La ferrovia invece da Termini a Fortolese passando per Vallelunga sale sino a Garcia a 556 metri sul mare, ridiscende a metri 500, risale alla galleria del Salice a metri 520, ridiscende sino all’incontro del Barbarigo a metri 350, risale a metri 428 per raggiungere l’imbocco Nord della galleria di Castellaccio, ridiscende dal lato opposto sino al torrente Salito alla quota di metri 280 e rimonta infine a metri 408 se s’innesta alla stazione di Santa Caterina, oppure ad una quota maggiore se il suo innesto è tra le stazioni Xirbi e Caltanissetta.

Si hanno pendenze del 25 p. ‰ tra Montemaggiore e Roccapalumba per una lunghezza di metri 3535
Al 24,3 p. ‰ » 3000
ed al 25 di nuovo. [p. 97 modifica]
Nel Vallone lungo di » 1500
Tra le galleria Garcia e Salice » 2100
Dalla galleria Salice al Belice » 4000
Al Nord della Galleria Castellaccio » 1500
Nel Vallone Stretto » 2300
Dal molino del Bosco al Salito » 900
E se la linea raggiunge direttamente la stazione delli Xirbi, nel Vallone Pescazzi, ecc. » 2500
Nella galleria Garcia lunga di » 900
La pendenza è del 22 p. ‰, equivalente al 25 p. ‰ all’esterno.
Totale metri 22235


I tratti in forte pendenza presentano quindi sulla linea di Vallelunga, da Cerda alli Xirbi, una lunghezza quasi doppia di quella che si verifica sulla linea delle Imere.

Quanto alle curve credo che il minimo raggio adottato non sia superiore a 400 metri.

Partendo da Palermo per arrivare a Fortolese si sale sulla linea di Vallelunga di metri 780 e si discende di metri 480, se si passa per la stazione di Santa Caterina. Passando invece per Caltanissetta, si sale di 893 metri e si discende di 593 metri.

Sulla linea delle Due Imere invece si sale di 580 metri e si discende di 280 metri. La pendenza media delle due linee partendo dal ponte sul fiume Torto è per quella di Vallelunga del 14,4 p. ‰ e per quella delle Due Imere dei 12,6 p. ‰ — Tenendo conto delle pendenze medie, delle lunghezze relative in pendenza forte su tutte e due le linee, del fatto che esse sono concentrate su quella delle Due Imere e sparse invece su quella di Vallelunga, tenendo conto delle contropendenze varie che questa presenta nel suo profilo, chiaramente apparisce che la linea delle Due Imere si trova sotto questo riguardo in condizioni molto migliori che quella di Vallelunga.

Si disse che la ferrovia delle Due Imere passa per regioni di malaria. Tutte le ferrovie che percorrono l’interno dell’Isola e che necessariamente debbono seguire in massima parte il fondo [p. 98 modifica]delle valli sono situate in regioni di malaria. Tutti sanno tuttavia che la malaria è molto più micidiale nelle valli in cui le acque nell’estate cessano di essere correnti, che là dove la corrente continua senza interruzione. Le Due Imere sono due fiumi notevoli dell’Isola ed anche nell’estate le loro correnti sono continue e non dispregevoli.

La valle del Torto è invece micidialissima a questo riguardo, e micidialissime pure sono le valli del Bilici e del torrente Barbarigo. — Infatti una parte considerevole del personale addetto ai lavori di campagna per gli studi della ferrovia fu colpito dalle febbri miasmatiche.

La linea delle Due Imere sotto questo aspetto è in condizioni molto più vantaggiose che quella di Vallelunga.

Su questa linea le acque stesse per le locomotive fanno difetto su molti punti e sono di qualità assai inferiore a quelle della linea delle Due Imere. — Molte locomotive sono continuamente in riparazione nei cantieri di Palermo e di Messina, specialmente per la cattiva natura delle acque che servono ad aumentare le caldaje.

Sotto tutti i riguardi in conseguenza le condizioni di esercizio della ferrovia di Vallelunga sono inferiori a quelle della linea delle Due Imere.