Aristide

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Polieno - Stratagemmi (II secolo)
Traduzione dal greco di Lelio Carani (1821)
Aristide
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Aristide

Grandissimo era l’odio che si portavano l’un l’altro Aristide, e Temistocle seguendo chi questa, chi quell’altra fazione nella repubblica. Ma passato nella Grecia il re di Persia per far guerra agli Ateniesi, ambidue pigliatisi per mano, ed usciti fuori della città, l’uno e l’altro intralciate le dita della man destra, la quale poscia a bassarono, dissero. Mettiamo giù qui la nimistà nostra [p. 32 modifica]stra, infino che noi avremo finito la guerra contro i Persiani. Dette che essi ebbero queste parole, spiegate le dita alzarono le mani. Di poi cavata insieme una fossa quasi per seppellirvi l’odio loro, di nuovo se ne ritornarono dentro, e tanto che durò la guerra si stettero in gran concordia. La qual cosa fece sì, che per essere ambidue i capitani d’accordo, gli stranieri perdettero la vittoria.