Storia della rivoluzione piemontese del 1821 (Santarosa)/Estratto di lettera (Bubna)

Ferdinand von Bubna und Littitz

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Indirizzo al conte Des Geneys Convenzione 24 luglio 1821
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Documento BB, pag. 134.



ESTRATTO DI LETTERA

Di S. E. il generale Bubna a S. E. il generale conte Della-Torre, da Alessandria 13 aprile 1821.

«Non sì tosto io lessi il proclama di Genova che feci far alto alla mia avanguardia, la quale trovavasi a Novi. Scorgendo Des-Geneys essere capo di quel Governo, non restami dubbio alcuno che il Ducato non obbedisca agli ordini del Re e posso far a meno di recare inquietudine ai Genovesi, a meno che V. E. nol giudichi necessario per l’insieme delle sue operazioni.»

Certificato il presente estratto conforme all’originale

Il Seg. di guerra e marina di S. M.
Firmato Giaime.



A S. E. il conte Des-Geneys governatore di Genova, ecc., ecc.

Signor Governatore,

Ho avuto comunicazione delle lettere che l’E. V. ha dirette al generale che comanda l’avanguardia [p. 282 modifica]dell’esercito sotto i miei ordini a Novi e Voltaggio, ed ho pure avuto l’onore di intertenermi colla deputazione di Genova1 che si è recata al mio quartier generale affine di annunziarmi che tutta l’autorità che V. E. era stata investita dal suo sovrano, e che la violenza dei faziosi avea per breve tempo interrotta, era già stata per la potenza degli eventi restituita nelle di Lei mani. La deputazione medesima m’invitò a sospendere la marcia delle truppe imperiali su Genova.

L’ingresso dell’esercito imperiale e reale negli Stati di S. M. il re di Sardegna, non avendo avuto altra causa che la ostile mossa della sedicente armata uscita dal campo di Alessandria e diretta contro Novara e contro le reali truppe capitanate dal generale conte Della-Torre, e niun altro scopo avendo tranne quello di ricondurre l’ordine e ristabilire l’obbedienza verso il sovrano, io non trovo alcuna difficoltà nel cessare di spingere altre truppe nel Ducato di Genova, dacchè V. E. mi è mallevadore che l’ordine vi è ristabilito e che vi è intiera la sommissione al Re.

Così operando io mi uniformo alle intenzioni del mio Augusto Signore, e dei sovrani suoi eccelsi alleati. Egli è dover mio il regolare la condotta in conseguenza, e prego V. E. di credere che nessun’altra considerazione avrebbe potuto ristarmi dal procedere risolutamente. [p. 283 modifica]

Piacciale gradire gli attestati della mia distinta considerazione.

Dal quartier generale di Alessandria, addì 14 aprile 1821.

Il Generale Conte Bubna.


Note

  1. Tre sono le deputazioni che, nominate dalla Commissione di Genova, approvate dal Corpo Decurionale e munite di lettere del governatore Des-Geneys, partirono da Genova l’11 aprile: una composta dei signori duca Vivaldi Pasqua, primo scudiere di S. M, march. Gian Carlo Serra ed avv. Nicolò Ardizzoni n’andò a Nizza al re Vittorio Emanuele; l’altra composta di monsignor arcivescovo Lambruschini, S. E. il primo presidente conte Carbonara, e cav. Giovanni Quartara si recò a Modena al re S. A. R. Carlo Felice, e la terza destinata pel quartier generale di S. E. il generale in capo Della-Torre, composta del march. Girolamo Cattaneo, e dell’avv. Perasso.